I maccheroni alla bobbiese sono il vero simbolo della cucina tradizionale della Val Trebbia

Adriano Bocci  | 21 Feb 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
Pasta alla bobbiese

E se vi dicessi che ago e filo non servono solo per fare i maglioni?

Volete stupire con qualcosa di insolito e veramente delizioso? Provate i Maccheroni alla Bobbiese, un piatto dalle evidenti radici medievali ma che rinasce in una insolita chiave moderna.

L’antica arte della pasta si sposa con la creatività: un semplice ago da calza trasforma acqua e farina in una cena eccezionale. Non è uno scherzo. Dimenticate misurazioni precise e andate ad ocio: con pochi ingredienti, tra cui semola, uova, e un tocco di olio, questa ricetta promette di trasformare la vostra cucina in un angolo di Bobbio, senza bisogno di grosse strumentazioni. Buono abbastanza da sembrare uscito dalla cucina di un ristorante, ma semplice da preparare come se fosse un gioco.

Una specialità localissima

Ponte Gobbo. Lo riconoscete? È lo sfondo della Gioconda.
Ponte Gobbo, a Bobbi. Lo riconoscete? È lo sfondo della Gioconda.

I maccheroni alla Bobbiese derivano dagli antichi borghi medievali piacentini di Bobbio, usando un ferro da maglia o un ago da calza. Vengono infatti chiamati, in dialetto, Maccheron a ra bubbieiza, fatt con agucchia. Solitamente si condisce col sugo di stracotto in inverno o con un sugo di funghi in testate, ma a prescindere, si fa con un ingrediente inusuale: la copertina di spalla.

È un taglio usato per brodo o spezzatino, quindi per lunghe cotture che danno sapore ai sughi e rendono la carne così tenera che si taglia con un grissino, o quasi. A seconda di dove vivete può avere nomi diversi, come Brione a Milano o Pulcio a Roma, ma stiamo comunque parlando della fesa.

Ergo, ora sapete cosa chiedere al macellaio di fiducia, che rimarrà indubbiamente sorpreso di apprendere di una ricetta così particolare, tutta Emiliana. Non per questo parliamo di un prodotto PAT, Prodotto Agroalimentare Tradizionale.

Come preparare i maccheroni alla Bobbiese

Ingredienti

  • Semola di grano duro 250g
  • Farina 00 250g
  • Uova 3
  • Sale q.b.
  • Olio d’oliva 1 cucchiaio
  • Acqua tiepida q.b. per l’impasto
  • Copertina di spalla di manzo q.b.
  • Soffritto carote, sedano, cipolle
  • Alloro e rosmarino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Burro q.b.
  • Aglio 1 spicchio
  • Concentrato di pomodoro q.b.
  • Vino rosso: un bicchiere

Preparazione

  1. Mescola semola, farina 00, uova, sale, olio e un po’ di acqua tiepida fino ad ottenere un impasto omogeneo in un panetto. Lascia riposare per 30 min.
  2. Forma i maccheroni utilizzando l’ago da calza o un ferro da maglia, tagliando l’impasto a dadini e avvolgendoli attorno allo strumento.
  3. Lascia asciugare i maccheroni.
  4. Per il sugo, rosola la carne con burro, soffritto, aglio, alloro, e rosmarino. Aggiungi il vino rosso e lascia sfumare.
  5. Aggiungi il concentrato di pomodoro e cuoci a fuoco lento.
  6. Cuoci i maccheroni in acqua salata, scolali e condiscili con il sugo preparato.

Che vini abbinare?

  • Barbera d’Asti: vino rosso strutturato con note di frutta matura; la sua vivacità e profondità si abbinano bene alla ricchezza del piatto.
  • Nebbiolo: caratterizzato da aromi di ciliegia e rosa, con tannini robusti, si sposa con i sapori intensi della carne e dei funghi.
  • Erbaluce: bianco leggero e floreale, offre una piacevole freschezza che può equilibrare la densità della salsa di carne.
Adriano Bocci
Adriano Bocci


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