Mandorla di Toritto, aminue

PaesidelGusto  | 28 Ott 2014  | Tempo di lettura: meno di 1 minuto

Descrizione del prodotto
Il mallo si presenta di colore verde chiaro, a volte con qualche chiazza rossastra, liscio e peloso. Endocarpo semiduro, di colore paglierino chiaro con superficie liscia e con aspetto tozzo. Costola dorsale arrotondata e spesso incrinata nella metà inferiore, la sutura ventrale s’inserisce con la dorsale con un angolo molto grande formando una larga base. Ostiolo grande e apice appuntito e sottile.

 

Territorio di produzione: Toritto.

 

Cenni storici e curiosità
Cultivar locali di mandorle sono presenti nell’area sopra indicata da diversi secoli, così come forme tradizionali di conservazione e lavorazione. Nei secoli numerose cultivar sono state individuate a Toritto (ad esempio le antiche Piscalze e Luisi). Attualmente, culmine di questa antichissima tradizione agronomica, le cultivar principali sono l’Antonio De Vito e soprattutto la Filippo Cea. L’Antonio De Vito si è originata all’inizio del XIX sec., nel territorio di Toritto, in contrada Parchitello, detta anche Benefici in memoria dei latifondi ecclesiastici ivi esistenti. L’altra varietà, risalente agli inizi del XX secolo, la Filippo Cea, ha origine nel podere del torittese Filippo Cea, nato nel 1858.

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