Mangiare fa bene all’anima: i segreti di Papa Francesco per la serenità partono dalla tavola

Francesco Garbo  | 18 Gen 2024  | Tempo di lettura: 2 minuti

La Gola, uno dei 7 vizi capitali, è il desiderio smodato di mangiare e di bere, del tutto in opposizione alla vitrù della modestia e della povertà. Proprio del vizio della gola il Papa ha parlato durante l’udienza della scorsa settimana. “Dimmi come mangi, e ti dirò che anima possiedi” queste le parole del Pontefice che ha sottolineato come il problema sia la nostra relazione con il cibo, a volte sbagliata.

Cibo: tra salvezza e schiavitù

Tema centrale dell’udienza del Papa del 10 Gennaio è stato proprio il cibo, nel dettaglio il rapporto che si ha con esso. Mangiare è un’aspetto fondamentale nella vita ma non si deve mai eccedere nella voracità. “Quando qualcuno non ha una relazione ordinata con il cibo, guardate come mangia: di fretta, con la voglia di saziarsi, e mai si sazia. Non ha un rapporto buono con il cibo, è schiavo del cibo.” Spiega il Pontefice.

“Si mangia troppo, oppure troppo poco. Spesso si mangia nella solitudine. Si diffondono i disturbi dell’alimentazione: anoressia, bulimia, obesità… E la medicina e la psicologia cercano di affrontare la cattiva relazione con il cibo. Una cattiva relazione col cibo produce tutte queste malattie. Si tratta di malattie, spesso dolorosissime, che per lo più sono legate ai tormenti della psiche e dell’anima: c’è un collegamento tra lo squilibrio psichico e il modo di prendere cibo”.

“Dimmi come mangi, e ti dirò che anima possiedi”

Secondo Papa Francesco quindi, il cibo e il rapporto che abbiamo con esso, rispecchia qualcosa di interiore, l’equilibrio o la smodatezza che abbiamo a tavola sono gli stessi che abbiamo in altri contesti della nostra vita. “L’empatia di chi sa condividere il cibo con il bisognoso, oppure l’egoismo di chi accumula tutto per sé. Nel modo di mangiare si rivela il nostro mondo interiore, le nostre abitudini, i nostri atteggiamenti psichici”.

Nota interessante quella che sottolinea il Pontefice, la gastrimargia, ovvero il vizio della gola con il suo antico nome, è un temine che si può tradurre con “follia del ventre”, una follia che dunque si ripercuote anche in altri atteggiamenti. In conclusione Bergoglio ha ricordato che “noi dobbiamo mangiare per vivere, non vivere per mangiare.”

Insomma una sorta d’allarme quello lanciato da Papa Francesco che ha evidenziato come la voracità umana nei confronti dei beni del pianeta stia mettendo in serio pericolo il futuro, la chiave sarebbe quella di custodire queste risorse e non sfruttarle con avidità.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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