Materia prima: latte e siero vaccino e ovino.
Tecnologia di lavorazione: si portano il latte e il siero a circa 90-100 gradi, quindi si lascia raffreddare, aggiungendovi caglio. Dopo la coagulazione e la rottura della cagliata, svolta quando il tutto giunge a 40 gradi (a dimensione di guscio di nocciola) la massa viene estratta, posta in piccole forme di plastica e sottoposta a leggera pressatura. La salatura si effettua a secco, per spargimento. Matura in 10-15 giorni, in ambiente secco, ventilato e poco luminoso, dove le forme vengono quotidianamente rivoltate. Al termine vengono avvolte con foglie di graminacee. Resa 10-12%.
Caratteristiche del prodotto finito: altezza: cm 8; diametro: cm 10-12; forma: circolare; crosta: tenera, un po’ rugosa; pasta: poco consistente, burrosa, colore giallognolo-verdastro; grasso: 35%; sapore: leggermente acidulo, aromatizzato dalle graminacee utilizzate per confezionarlo.
Area di produzione: provincia di Lecce.
Calendario di produzione: da marzo a maggio.
Note: produzione tipica del periodo pasquale. Consumata diffusamente con baccelli di fave fresche.
Nasce il "Cammino del Gran Sasso" un percorso che si snoda in 60 km divisi in cinque ...
L'insalata di mare cattura l'essenza del mare trasformandola in un'esperienza ...
Le cassatelle siciliane sono piccoli tesori dolci che catturano l'immaginazione e ...
Video di Gusto