Minne di Sant’Agata, storia (e dolori) del dolce a forma di seno tanto caro ai catanesi

Emma Valenti  | 31 Mar 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Un “sacro” dolce tipico di Catania, una delizia che si scioglie in bocca, un paradiso morso dopo morso. Stiamo parlando della goduria che costituiscono le Minne di Sant’Agata. L’infallibilità della pasta frolla (clicca il link per vedere dei biscotti golosissimi a loro volta fatti con la pasta frolla), così friabile, con il ricco ripieno di ricotta, scaglie di cioccolato fondente e canditi. Per completare, il piccolo dolce viene ricoperto di una glassa bianca e decorato con una ciliegia candita. Scopiamo insieme la storia e la ricetta per realizzare questo buonissimo dolce catanese.

Prima, un po’ di storia: a cosa si ispirano le Minne di Sant’Agata

Statua di Sant'Agata al Carcere di Catania dove si narra che la martire fu rinchiusa - SH: 1189414918
Statua di Sant’Agata al Carcere di Catania dove si narra che la martire fu rinchiusa

Prima di lanciarci nella scoperta di come vengono realizzate le Minne di Sant’Agata, scopriamo da che cosa sono ispirate. Sant’Agata era una fanciulla di straordinaria bellezza, discendente da una nobile famiglia di Catania, convertita al cattolicesimo.

Tutto andava bene sino a quando il proconsole Quinziano si innamorò di lei. Egli voleva obbligarla a rinnegare la propria fede e credere negli dei pagani. La fanciulla, con coraggio si rifiutò. Subì la condanna al martirio, e dovette sopportare il dolorosissimo strappo violento delle mammelle. Per questo, le Minne di Sant’Agata hanno la forma di un seno. Riuscì miracolosamente a sopravvivere alla tortura grazie alla straordinaria apparizione di San Pietro, il quale curò le sue ferite. Tuttavia, la sua condanna la portò comunque a morire sui carboni ardenti il 5 febbraio del 251.

Sant’Agata ricevette la beatificazione dopo la morte. Oggi è venerata come santa protettrice a Catania, San Marino e Malta.

Un tributo alla leggenda: come si prepara questo dolce “santo”

Ora che sappiamo la tragica leggenda alla quale si riferiscono questi dolci della tradizione, andiamo a capire come si preparano le Minne di Sant’Agata.

Ingredienti

Ecco come preparare la pasta frolla:

  • 600 g di farina 00
  • 150 g di zucchero a velo
  • 2 uova
  • 120 g di strutto
  • Aroma di vaniglia q.b.

Per preparare la glassa:

  • 350 g di zucchero a velo
  • 2 albumi
  • 2 cucchiai di succo di limone
  • Sale q.b.

Per preparare il ripieno:

  • 500 g di ricotta di pecora
  • 100 g di scaglie di cioccolato fondente
  • 100 g di canditi (zucca, cedro e arancia)
  • 80 g di zucchero

Procedimento per realizzare le Minne di Sant’Agata

Le Minne di Sant'Agata appena pronte che riposano su una griglia - SH: 1070188757
Le Minne di Sant’Agata appena pronte che riposano su una griglia

Dovremo innanzitutto iniziare tagliando lo strutto a dadini e lavorandolo con la farina. Facciamo amalgamare bene questi due ingredienti, per poi aggiungere lo zucchero a velo, le uova e la vaniglia. Quando l’impasto avrà assunto una consistenza soffice ed elastica, coprire e lasciar riposare. Intanto che il composto per le Minne di Sant’Agata riposa, prepariamo il ripieno con la ricotta e lo zucchero, mescolandoli fino a formare una crema liscia. Uniamo poi i canditi e il cioccolato. Lasciamo riposare il ripieno in frigorifero per un’ora. Prendiamo degli stampini rotondi, imburriamoli ed infariniamoli. Stendiamo la pasta frolla, sottilmente, e poniamola sul fondo degli stampini. Aggiungiamo la farcia e chiudiamo il tutto con dischi di pasta frolla. Capovolgiamo gli stampini sulla piastra unta ed infarinata. Cuociamo in forno a 180° per 25-35 minuti. Mentre i dolcetti cuociono, prepariamo la glassa, montando in modo parziale gli albumi con un pizzico di sale. Aggiungiamo ora lo zucchero, il succo di limone e mescoliamo fino ad ottenere una crema lucida e spumosa. Facciamo poi raffreddare le Minne di Sant’Agata su una griglia. Quando saranno freddi, togliamo i dolcetti dai loro stampi, aggiungiamo uniformemente la glassa ed infine guarniamo con una ciliegina candita.

Emma Valenti
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