Mormora di Miramare

PaesidelGusto  | 17 Set 2014  | Tempo di lettura: meno di 1 minuto

Pesce dei fondali sabbiosi dal muso appuntito con corpo ovale allungato dal colore grigio con riflessi argentati.

 

Territorio interessato alla produzione: La Costiera triestina da Barcola a Sistiana, comprendente i Comuni di Trieste e Duino Aurisina.

 

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Viene pescato vivo, con il sistema reti da posta ad imbrocco.
Durante il periodo autunno-invernale, grossi sciami di mormore provenienti dalle acque fresche e profonde del centro – alto Adriatico si avvicinano alla costa. Punto privilegiato di dimora delle mormore è da diversi decenni il Promontorio di Miramare che è diventato, soprattutto per la piccola pesca artigianale, luogo tradizionale di pesca.

 

Cenni storici e curiosità
La pesca delle mormore è una tradizionale pesca esercitata dalle marinerie regionali, specie da quella triestina che, nell’area prospiciente il promontorio di Miramare, ha trovato una particolare allocazione grazie all’abbondanza della risorsa disponibile.
Da diversi decenni la pesca della Mormora a Miramare ha coinvolto decine di imbarcazioni dedite alla piccola pesca costiera che, con attrezzi specifici e selettivi, ha rivestito particolare importanza per l’economia invernale di questi sistemi altrimenti in sofferenza a causa della scarsità di specie ittiche stanziali.
Dal 1990 in poi, una particolare abbondanza di mormore nel periodo invernale ha contraddistinto il Golfo di Trieste al punto tale che altre forme di pesca, come la circuizione con fonti luminose, si sono aggiunte a quelle tradizionali. Si sono registrate catture giornaliere superiori alle 10 tonnellate.

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