Non per forza al caseificio, ecco quali mozzarelle scegliere al supermercato

La mozzarella in estate è la scelta preferita per pranzi e cene leggere magari accompagnata da pomodori e basilico. Ma quali scegliere al supermercato? Consistenza, sapore, colore e profumi: sono tutti criteri che ci fanno capire se una mozzarella sia buona o meno, come anche ovviamente la lista di ingredienti con la quale è realizzata. Ecco le cinque migliori secondo gli esperti.

La classifica

La prima classificata è la mozzarella Mastro Archimede di Sabelli. Questa mozzarella di origine marchigiana realizzata ad Ascoli Piceno viene prodotta con latte italiano e di origine europea. Ha tutte le caratteristiche per essere una mozzarella perfetta con la sua elasticità giusta e croccantezza al morso che lascia al palato note vegetali con ricordi di frutta a guscio. Al secondo posto la mozzarella Nonno Nanni, il noto marchio nato nel 1947 che è famoso per gli stracchini.

Ancora sul podio la mozzarella Manzi, azienda fondata nel 1959 a Itri, convince per la sua struttura umida e croccantini e un sapore intenso ed equilibrato. Al quarto posto la Vallelata di Galbani. Arrivati al quinto posto c’è un ex aequo tra la Granarolo e la Santa Lucia. Ecco poi il resto della classifica completa:

6.(ex aequo) Mozzarella Conad
6. (ex aequo) Sabelli fior di latte
7. Vivi verde Coop mozzarella biologica
8. Pettinicchio mozzarella fior di latte

Come si riconosce una buona mozzarella?

Una buona mozzarella deve essere servita al naturale, c’è infatti chi, per coprire una mozzarella non più freschissima, la condisce con olio e pepe. Per riconoscere una buona mozzarella bisogna osservare varie caratteristiche che però ti permetteranno di riconoscere sempre un prodotto fresco e di qualità. Al gusto la mozzarella deve essere quasi elastica ma non gommosa. Al palato non deve essere presente una certa acidità, segno di un prodotto vecchio. Al taglio la mozzarella deve rilasciare una giusta quantità di siero e se non avviene la lavorazione non è stata giusta o ci sono troppi conservanti all’interno. Ultimo step è quello del prezzo che se troppo basso è indice di qualcosa che non va.