Il Natale è alle porte. Anche quest’anno si susseguiranno giorni di favolosi cenoni e pranzi, occasioni per riunirsi e ritrovarsi con famigliari ed amici, celebrare le feste e divertirsi con giochi e regali; ma a tornare è anche la fatidica ansia legata proprio agli immancabili banchetti legati a queste ricorrenze. Sarà tutto buono? Gli ospiti gradiranno il pesce? Forse il secondo sarà troppo pesante dopo una teglia di pasta al forno? E, soprattutto, cosa bere con le varie portate?
Non temete: a seguire troverete una lista dei migliori vini da abbinare con ogni piatto tipico delle feste, in grado di esaltarne il gusto e trasformare qualunque cenone in un’esperienza culinaria da ricordare.
Apriamo le danze con un cin cin di bollicine d’alta qualità
L’idea che il brindisi sia sinonimo di conclusione di un pasto è errata: chi di noi non ha mai dato inizio alle libagioni festive levando i flutes augurando (si spera) il meglio ai propri commensali? A tale scopo l’Italia vanta una selezione di eccellenti bollicine di ottima qualità; uno Spumante Bianco DOC Brut d’Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Torre degli Alberi o un Franciacorta Brut Millesimato Riserva 2011 Le Corne sono valide proposte per dare inizio ad una vigilia o un Natale gustosi.
Antipasti fantastici e come abbinarli (a del buon vino)
In aggiunta agli onnipresenti rustici, tartine, vol-au-vent e canapè, gli antipasti differiscono sensibilmente tra la vigilia ed il giorno di Natale vero e proprio per un’ovvia ragione: il 24 dicembre si predilige il pesce, lasciando spazio a salumi e formaggi l’indomani.
Agli antipasti di pesce della vigilia è ideale abbinare un bianco, dal sapore fruttato e lievemente dolce come un Asolo Prosecco Superiore DOCG Extra Brut Millesimato Tenuta Baròn, mentre con i crostacei un Alta Langa DOCG Ancestrale Borgo Moncalvo è l’accompagnamento ideale.
Gli antipasti di Natale, invece, legano perfettamente con un rosso non eccessivamente corposo ma invitante, come un Chianti Classico Guidi.
Entriamo nel vivo: i vini giusti per ogni primo
Anche in questo caso (come del resto per quasi tutte le portate di questi due giorni di festa) è opportuna la suddivisione tra primi di pesce e di carne. L’abbinamento ideale ai primi di pesce è di sicuro quello con un vino bianco dal profumo vivace: alcune proposte di successo possono essere un Vermentino di Maremma Auramaris Val di Toro, un Fiano d’Avellino o una Falanghina Sertura, un Roero Arneis Vietti, un “Dino” Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva 2015 Filodivino, o un Soave DOC Classico “Capitel Tenda Tedeschi”; in alternativa un vino rosso giovane e fresco, a sfatare il mito che proibisce l’associazione tra rosso e pesce: un Nero d’Avola 2015 Barraco serve bene questa causa.
Proprio il rosso, tuttavia, diventa protagonista nel pranzo di Natale, dove la carne conquista la scena. Con la pasta fresca la scelta vincente potrebbe essere un Barbera d’Asti “Lovetta” DOCG 2017 Bianco Angelo e Figlio, dal profumo di ciliegia ed accenni floreali; nel caso della pasta ripiena come i ravioli si può puntare, invece, su un Valpolicella Ripasso Superiore “Gran Lombardo” 2016 Bonfanti, dalle note balsamiche.
I vini rossi giovani a media gradazione si abbinano bene generalmente con tutti i primi a base di carne o cacciagione, lasciando quindi una buona libertà di scelta; proposte di successo possono essere un Nebbiolo Perbacco Vietti, fruttato con toni di spezie; un classico Chianti Riserva 2015 Guidi o un Rosso di Montepulciano Casale Daviddi.
Dritto al cuore del banchetto di Natale: gli abbinamenti migliori tra vino e secondi
Eccoci giunti quindi al momento clou del cenone della vigilia o del pranzo di Natale: il secondo. Sebbene molti commensali siano già piuttosto sazi, è difficile rinunciare a quella che probabilmente è una delle portate più ricche e saporite della tavola delle feste. Un corretto abbinamento con un vino di qualità può essere un incentivo a non lasciarsi scoraggiare ed a proseguire nella degustazione dei manicaretti che vanno a completare il pasto.
Per la vigilia occorre una proposta aromatica per un corretto abbinamento, onde ripulire e sgrassare la bocca dopo un secondo di pesce; un Franciacorta DOCG Riserva Pas Dosè Armonia 2011 Le Cantorie o un Muller Thurgau 2016 Alfio Nicolodi.
Se invece pensiamo al pranzo di Natale, dove carne, arrosti e cacciagione sono gli elementi principali dei secondi, l’abbinamento ideale è costituito da un rosso profumato e di corpo più elevato rispetto ai precedenti, per raggiungere l’apice dell’esperienza gustativa durante la portata finale; un Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2016 Contesa, dal sapore di frutti di bosco e una leggera nota di liquirizia; nel caso della selvaggina, invece, un ottimo abbinamento è quello col Sagrantino di Montefalco 2016 Le Cimate, anch’esso dal sapore di frutti di bosco ma dal retrogusto più balsamico e speziato.
Finale col botto: i vini da abbinare ai dolci di Natale
A conclusione di un cenone della vigilia o di un pranzo di Natale degni di questo nome non possono mancare dolci di ogni provenienza e tipologia, ed in quantità esponenziale.
Ad un’offerta così ampia corrisponde una altrettanto ampia gamma di vini con cui effettuare possibili abbinamenti. Con i classici panettone e pandoro può essere associato il classico Moscato d’Asti Cà ed Balos o un Passito di Pantelleria DOC “Lunantes” 2016 Il Serralh. Per dolci più secchi come cantucci, ricciarelli senesi e panforte vien da sé l’abbinamento con un Vinsanto del Chianti 2012 Tenuta di Sticciano.
Dolci fatti in casa come torte alla crema, invece, si accostano bene i Moscati come il Moscato Giallo Secco 2016 Alfio Nicolodi.
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