È una delle aperture autunnali da non perdere a Roma: i primi giorni di ottobre apre al pubblico quello che ha tutte le carte in regola per essere molto più di un negozio dove comprare specialità enogastronomiche.
Risponde al nome di Taste’Accio, e fa parte di DOL (Di Origine laziale), e già da qui il progetto del proprietario Vincenzo Mancino sembra essere chiaro. Un nome che è una dichiarazione di intenti e che, a suo modo, riesce almeno in parte a descrivere quello che attende una volta entrati in questo regno dei sapori nascosto nel cuore capitolino.
Scavata nel monte di Testaccio, è la prima grotta urbana di affinamento per formaggi e salumi del Lazio. Un posto dove si ridefinisce il concetto di prodotti del territorio, e che sembra voler tornare indietro nel tempo, all’epoca di quella Roma antica, autentica e rurale fatta di contadini e pastori.
DOL è la prima ma per il momento ancora unica azienda che si occupa di selezionare e vendere solo prodotti artigianali e di piccole aziende laziali.
Affinare formaggi e salumi in una grotta è una sfida ma al tempo stesso una scelta che apre innumerevoli, sorprendenti opportunità. Un formaggio affinato in maniera tradizionale potrebbe infatti non arricchirsi di quelle sfumature e quegli aromi che solo le condizioni che si creano all’interno di una grotta possono garantire.
Da Taste’Accio firmato DOL si possono acquistare formaggi e salumi, alcuni dei quali così di nicchia che sarebbe impossibile trovarne di simili altrove.
Tra i prodotti più curiosi merita di certo un cenno a parte il guanciale che ha un peso di circa due chili. Un autentico gigante se si pensa che quelli in commercio di solito ne raggiungono a stento la metà!
Taste’Accio è anche punto di incontro enogastronomico, dal momento che è possibile assaggiare le sue specialità al momento, seduti su due lunghi tavoli sociali insieme ad una bella fetta di pane e ad un bicchiere di vino. Perché qui trovi anche dei vini artigianali di piccole aziende, anch’esse per la maggior parte laziali e solo talvolta provenienti da territori limitrofi reputati così interessanti e di valore da giustificare lo sconfinamento.
Sempre ammirando la parete a vista del Monte dei Cocci, uno dei luoghi più particolari e suggestivi da visitare a Roma con i cumuli di anfore e vasellame rotti su cui tutto il quartiere di Testaccio è cresciuto nel corso della sua storia millenaria.
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Indirizzo: via di Monte Testaccio, 93 (ROMA)
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