Nel cuore delle Marche, nascosta tra le verdi colline e le antiche mura medievali, si trova Urbania, una cittadina che custodisce segreti affascinanti e tradizioni uniche. Urbania, conosciuta anche come la “città delle mummie” per via delle misteriose mummie conservate nella Chiesa dei Morti, è un luogo dove il passato vive ancora attraverso usanze secolari. Tra queste, una delle più singolari è senza dubbio il rito delle previsioni meteorologiche con le cipolle, una pratica che risale al Medioevo e che continua a essere celebrata ogni anno. Questa tradizione non solo testimonia l’ingegno degli antichi abitanti di Urbania, ma anche il profondo legame che essi avevano con la terra e i cicli naturali.
cipolle appena raccolte
Nella notte tra il 24 e il 25 gennaio, conosciuta come la notte di San Paolo dei Segni, Urbania si prepara a un rito speciale che prevede l’uso di una cipolla dorata per predire il tempo dell’anno appena iniziato. Questo rito affonda le sue radici in tempi lontani, quando gli strumenti meteorologici moderni non erano disponibili e i contadini dovevano trovare metodi alternativi per prevedere il clima.
Il procedimento è semplice ma carico di significato. Si tagliano dodici spicchi di cipolla, uno per ogni mese dell’anno, e si cospargono di sale fino iodato. Gli spicchi vengono poi disposti su un davanzale, rivolti verso l’Oriente, e lasciati esposti alle intemperie della notte. All’alba del 25 gennaio, gli spicchi vengono ritirati e analizzati. L’interazione tra il sale, la cipolla e le condizioni atmosferiche notturne permette di interpretare le previsioni meteorologiche per ogni mese dell’anno, osservando come il sale è stato assorbito e lo stato degli spicchi.
Palazzo ducale di Urbania
La tradizione delle previsioni con le cipolle di Urbania non è solo un’affascinante pratica folcloristica, ma anche un pezzo importante della storia locale. Le sue origini risalgono al Medioevo, un’epoca in cui la vita rurale era fortemente influenzata dalle condizioni climatiche. La necessità di prevedere il tempo per pianificare le semine e i raccolti spinse i contadini a sviluppare metodi alternativi, basati sull’osservazione della natura. Secondo le fonti storiche conservate nella biblioteca di Urbania, il Duca di Montefeltro potrebbe aver contribuito alla diffusione di questa pratica.
Si narra che il duca utilizzasse il metodo delle cipolle per prevedere le condizioni meteorologiche durante le battaglie, permettendogli di organizzare strategie militari e tempi di attacco. Questo legame con la storia militare locale conferisce al rito un ulteriore strato di significato, mostrando come una semplice pratica agricola potesse avere ripercussioni importanti anche in ambiti inaspettati. La notte di San Paolo dei Segni era considerata un momento propizio per queste previsioni, segnando un punto di riferimento nel calendario agricolo delle comunità rurali. Questa notte rappresentava una “marca“, un momento in cui era possibile intravedere le condizioni dell’anno appena iniziato, offrendo ai contadini uno strumento prezioso per la loro sopravvivenza e prosperità.
Cipolle
La tradizione delle previsioni meteorologiche con le cipolle è solo uno degli aspetti che rende Urbania un luogo unico e affascinante. Oltre a esplorare questa antica usanza, visitare Urbania offre l’opportunità di immergersi in un contesto culturale ricco e variegato. Le mummie della Chiesa dei Morti, le antiche mura medievali e le storiche biblioteche sono solo alcune delle attrazioni che attendono i visitatori. Ma non è tutto: Urbania e le Marche in generale sono anche terre di grande tradizione culinaria. Provare a riprodurre il rito delle cipolle a casa può essere un modo divertente per avvicinarsi a questa cultura affascinante, oltre che per poter preparare degli ottimi piatti come una classica o rivisitata zuppa di cipolle.
Urbania con le sue mummie e le cipolle è un luogo di misteri e tradizioni. Ma non solo, è anche una porta aperta sulla cultura e la storia delle Marche. Invitando i lettori a sperimentare queste tradizioni, si offre loro una chiave per comprendere e apprezzare la ricchezza di una delle regioni più affascinanti d’Italia.
[foto copertina @miszaszym- Shutterstock.com / solo uso editoriale]
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