La moda non passa solo per i vestiti, le scarpe e le automobili ma anche per il cibo. Ogni anno ha le sue mode, la moda va e torna, a volte quello che passa di moda torna alla ribalta dopo qualche decennio. Pennette alla vodka, tortellini panna e prosciutto questi alcuni dei piatti rappresentativi di alcuni decenni. Se dovessimo individuare un cibo tipico dei nostri anni non ci sarebbe dubbio, il pistacchio è in prima posizione, ormai si trova ovunque dai piatti salati a quelli dolci.
Iniziamo con il dire che oggi con internet è tutto molto più semplice, una volta la ricetta era custodita gelosamente nei quaderni di cucina, nei libri o magari ritagliate dalle riviste di cucina e conservate per replicarle. Libri storici come quelli di Pellegrino Artusi o Ada Boni hanno permesso a molti italiani di replicare ottime ricette in casa.
Vediamo decennio per decennio quali sono le pietanze passate alla storia.
Pellegrino Artusi con il suo La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene è tra i più replicati in tutt’Italia. Contiene ricette ancora oggi lette e rivisitate come la Zuppa alla Spagnola, la Torta Margherita allo zabaione e la carne con golosi intingoli.
Vitello tonnato
Questo è l’anno del tanto amato vitello tonnè ancora oggi un piatto in voga, dell’insalata russa e della stracciatella in brodo, ancora oggi un piatto tradizionale nelle case durante le feste di Natale.
Il decennio dei Futuristi che volevano abolire gran parte delle ricette tradizionali troppo pesanti, e in particolar modo erano contro la pastasciutta che secondo loro fiaccava gli animi. In questi anni erano di moda i tramezzini, termine inventato da D’Annunzio. Tanta l’ispirazione francese con piatti come i canapè e l’isola galleggiante.
Cucinare in questi anni difficili è complicato. Le patate sono il cibo che più ha abitato la popolazione perché capaci di contenere la fame e poco costose. Ricette che in tutti i modi volevano portare la mente alla normalità, ecco dunque il ragù finto con un soffritto di verdure e pomodoro, una maionese fatta con uova e patate. Insomma si faceva quel che si poteva con ciò che si aveva a disposizione.
Torna l’abbondanza a tavola, tornano piatti come le polpette al sugo e la pasta al forno della domenica, ricette che poi sono finite nell’immaginario della cucina italiana all’estero.
Comincia ad arrivare in tavola l’importanza dei colori e della scenografia dei piatti, quello che poi sarà chiamato impiattamento. Aperitivi e stuzzichini sono le star di questo decennio caratterizzato da strumenti domestici moderni che aiutano in cucina come lo spremiagrumi o la macchina per i toast. Il decennio dell’arrivo del supermercato che cambia del tutto e per sempre il modo di fare spesa. Cocktail di scampi in salsa rosa e vol au vent alla besciamella, questi i piatti da non perdere.
Arriva il cibo industriale, i surgelati e una pentola capace di dimezzare i tempi di cottura dei cibi, la pentola a pressione. Un decennio di transizione che da una parte abbandona la panna e le gelatine ma dall’altra tiene stretto l’amore per i buffet.
International Street Food a Sutri
Questi sono gli anni in cui arriva in Italia il junk food e l’hamburger americano. Non solo America ma anche altre parti del mondo conquistano le tavole italiane con, ad esempio, gli involtini primavera e il riso alla cantonese. Eccole, lisce e con la vodka, le pennette immancabili in ogni cena con gli amici, il risotto alla fragola e il carpaccio di rucola e grana. Cibi che ancora oggi troviamo in qualche buffet nostalgico.
Si comincia ad avere un’attenzione per il cibo diversa, si cerca un cibo meno grasso. Ci si concentra su cibi orientali, spesso assaggiati in qualche viaggio e riproposti a casa come il turrito messicano o l’hummus di ceci.
In questi anni si abbandona il caro vecchio libro di ricette a favore di blog, programmi televisivi che mostrano come realizzare le ricette. L’estetica conta più del piatto, si mangia prima con gli occhi, quante volte l’avete sentito dire? Arrivano i finger food, piccoli bocconi culinari da divorare in un sol boccone. La salute ha uno spazio importante nelle cucine.
[foto copertina @atlantic-kid – Istock.om/solo uso editoriale]
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
In una piccola frazione di Perugia, si trova una cantina inaspettata: Plani Arche. ...
Se sei in cerca di un primo piatto intramontabile che ti farà innamorare della ...
Il Prix Versailles l'ha candidato al titolo di ristorante più bello del mondo, e di ...
La Val di Fleres, con i suoi paesaggi mozzafiato a confine con l'Austria, offre ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur