Nocciola mortarella

PaesidelGusto  | 18 Feb 2019

La nocciola mortarella è un prodotto tipico della Campania, presente a macchia d’olio su larga parte del territorio regionale. Si tratta di una particolare varietà di nocciola dal gusto intenso e dalla dimensione ridotta.

1 Scheda prodotto

  • Nome geografico abbinato: Nocciola mortarella campana
  • Regione: Campania
  • Province: Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno
  • Descrizione sintetica prodotto: La denominazione designa le nocciole riferibili alla cultivar Mortarella
  • Dimensioni della nucula: medio-piccola; con calibri da 13 a 19 mm; frutti anche non uniformi
  • Produzione in atto: attivo
  • Costanza del metodo di produzione oltre 25 anni:

1.1 Territorio interessato alla produzione della nocciola mortarella

  • Avellino e provincia: Aiello del Sabato, Altavilla Irpina, Atripalda, Avella, Avellino, Baiano, Capriglia Irpina, Cesinali, Contrada, Domicella, Forino, Grottolella, Lauro, Manocalzati, Marzano di Nola, Mercogliano, Monteforte Irpino, Montefredane, Moschiano, Mugnano del Cardinale, Ospadaletto d’Alpinolo, Pago del Vallo di Lauro, Prata P.U., Pratola Serra, Quadrelle, Quindici, Santa Lucia di Serino, San Michele di Serino, San Potito Ultra, Santo Stefano del Sole, Serino, Sirignano, Sperone, Summonte, Taurano.
  • Benevento e provincia: Durazzano, Moiano, Sant’Agata de’ Goti.
  • Caserta e provincia: Caianello, Carinola, Conca della Campania, Francolise, Galluccio, Marzano Appio, Mignano Montelungo, Pietravairano, Presenzano, Riardo, Rocca d’Evandro, Roccamonfina, Rocchetta E Croce, Sessa Aurunca, Teano, Tora e Piccilli, Vairano Patenora.
  • Napoli e provincia: Boscoreale, Camposano, Carbonara, Casamarciano, Cicciano, Comiziano,Liveri, Marigliano, Nola, Ottaviano, Palma Campania, Poggiomarino, Pompei, Roccarainola, San Gennaro Vesuviano, San Giuseppe Vesuviano, San Paolo Belsito, San Vitaliano, Saviano, Scisciano, Somma Vesuviana, Strianao, Terzigno, Tufino, Visciano.
  • Salerno e provincia: Bracigliano, San Valentino Torio, Sarno, Siano

2 Descrizione delle metodiche di lavorazione

Le condizioni ambientali di coltura dei noccioleti destinati alla produzione devono essere quelle tradizionali della zona e, comunque, atte a conferire al prodotto che ne deriva le specifiche caratteristiche di qualità.

Sono ammesse anche forme di allevamento diverse, quali il “vaso libero”, il “monocaule” (alberello), la siepe, sempre che condotte con raziocinio e nel rispetto comunque delle specifiche caratteristiche di qualità del prodotto descritto al successivo art.6. Il numero di piante ad ettaro non può, in ogni caso, superare il limite di 650.

Le nocciole, al momento dell’immissione al consumo, devono presentarsi sane, prive di residui antiparassitari, come per legge; difetti ammessi, riferiti al peso: impurità 0,5%, vuote 1 %, avariate 1 %, raggrinzite 3 %, cimiciato 1%.

3 Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive

L’origine e la tradizionalità della nocciola mortarella in Campania è strettamente legata alla presenza dei noccioleti che caratterizzano il paesaggio della regione nelle aree di origine della produzione.

Ampia e nutrita documentazione prova la tradizionalità della produzione di questa nocciola e la sua storicità è contenuta nelle cronache locali.

4 Riferimento bibliografico

Mappatura dei Prodotti Tipici e Tradizionali 2005 – Regione Campania, Settore Se.SIRCA.

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