Come tutti possiamo facilmente costatare le temperature sono aumentate, in quest’autunno mai arrivato è stata scoperta una nuova specie aliena di granchio, il granchio crocefisso. Charybdis feriata questo il nome scientifico del nuovo granchio avvistato a Senigallia, questo granchio è proveniente dall’Oceano Indiano e Pacifico ed è arrivato con l’acqua di zavorra di una nave. Stando alle parole degli esperti non c’è ancora il pericolo invasione come per il granchio blu ma comunque bisogna monitorare lo sviluppo.Non è la prima volta che questo granchio crocefisso nuota nei nostri mai, infatti già nel 2015 fu avvistato a Livorno e nel 2022 nel golfo di Genova.
La domanda viene spontanea, come un granchio che vive così lontano da noi può arrivare nei nostri mari? A rispondere è Ernesto Azzurro, ricercatore del Cnr-Irbim di Ancona “In queste acque che stabilizzano la navigazione delle grandi navi possono finire moltissime larve di invertebrati, incluse quelle dei granchi. Alcuni individui tuttavia possono viaggiare anche come adulti, infilandosi dentro piccoli anfratti offerti dalle chiglie delle navi o dai pontoni mobili per venire poi rilasciati nei porti di arrivo. Non è un caso che tutte le osservazioni del granchio crocifisso in Mediterraneo sono state realizzate in prossimità di grandi porti”.
“Al momento, considerate le caratteristiche ecologiche del granchio crocifisso e la sua tolleranza termica non riteniamo che ci sia il rischio di un’invasione di questa specie in Adriatico. Sappiamo, tuttavia, che l’attuale aumento delle temperature sta favorendo il successo di specie tropicali invasive, ed è molto importante monitorare la presenza e la distribuzione di questi alieni in stretta collaborazione con i pescatori. In generale i pescatori sono i nostri occhi sugli ecosistemi, le loro osservazioni quotidiane sono importantissime per il monitoraggio di questo fenomeno. Per potenziare il contatto con i pescatori qualche anno fa abbiamo creato un gruppo Facebook che oggi conta più di 8mila iscritti.: qui vengono quotidianamente discusse osservazioni di specie non riconosciute, curiosità e spesso nuove specie esotiche, come recentemente avvenuto per la prima segnalazione italiana del tordo con la basetta”.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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