Non solo un cioccolato d’eccellenza: cosa vedere e mangiare a Modica

Matteo Cicarelli  | 11 Set 2025

In Sicilia, nel cuore del Val di Noto, incastonata tra i Monti Iblei, si trova Modica. Questa città sembra irreale, quasi disegnata, ed è in grado di incantare e sorprendere tutti i visitatori. La sua posizione scenografica, tra colline e vallate, le conferisce un fascino teatrale: di notte, con tutte le luci accese, appare come un presepe. Impossibile non rimanere estasiati davanti alla sua struttura unica, con le case e i vicoli che si inerpicano lungo la vallata. Man mano che ci si avvicina sempre di più alla città, lo skyline diventa sempre più definito, tanto da distinguere i palazzi nobiliari dalle facciate realizzate con la pietra locale e le chiese monumentali. Modica non è solo monumenti e panorami pazzeschi, ma è famosa anche per il suo cioccolato, preparato seguendo la tipica lavorazione “a freddo”, ereditata dagli spagnoli che a loro volta l’avevano appresa dagli aztechi. È un prodotto che, oltre a essere diventato un simbolo identitario, racconta secoli di scambi culturali e di saperi tramandati di generazione in generazione.

Cosa vedere

Duomo di San Giorgio, Modica
Duomo di San Giorgio, Modica
Modica è storicamente divisa in due zone: quella alta e quella bassa. Modica Alta è un insieme di vicoli, scalinate e case che si arrampicano verso la collina, con scorci panoramici; Modica Bassa è il centro urbano, ricco di palazzi nobiliari e botteghe artigiane. Non importa da quale parte si inizi, l’importante è perdersi in questo intrico di stradine. Una tappa obbligatoria è il Duomo di San Giorgio, capolavoro del barocco siciliano, costruito tra il 1702 e il 1842. La struttura colpisce  per la sua bellissima facciata-torre, che si erge per 62 metri, e per la scenografica scalinata di 164 gradini che conduce ai cinque portali d’ingresso. Un altro luogo da visitare è la chiesa di San Pietro, edificata intorno al 1350. Davanti a questa struttura si rimane senza fiato. La prima cosa che si nota è la maestosa scalinata, abbellita dalle statue dei dodici apostoli, che conduce a una facciata suddivisa in due ordini, il tutto sormontato dalla scultura del Cristo in trionfo. All’interno, invece, sono presenti affreschi che raffigurano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.  Passeggiando per il centro storico, ci si imbatte nel Palazzo della Cultura, ex convento dei Mercedari, che oggi ospita mostre temporanee ed eventi culturali. Poco distante si trova Casa Quasimodo, un museo che custodisce memorie e scritti del poeta. Infine, merita una sosta anche il castello dei Conti. Gli amanti dei panorami mozzafiato e della natura dovrebbero visitare il Belvedere del Pizzo, che regala scorci indimenticabili, e le Grotte di Ispica, dove fare escursioni memorabili.  

Cosa mangiare a Modica


Cioccolato di Modica, specialità della cucina siciliana
Modica è un mondo da scoprire: non è solo ricca di monumenti, ma sa anche stupire dal punto di vista enogastronomico. La città è conosciuta per il suo cioccolato IGP, prodotto secondo l’antica lavorazione a freddo che mantiene i cristalli di zucchero intatti e sprigiona sapori intensi. I gusti tradizionali (cannella, peperoncino e vaniglia) si affiancano a varianti moderne, come quelle al sale marino di Trapani o agli agrumi. La cucina propone anche tantissimi piatti salati, come i cavatieddi con sugo di maiale, spesso preparati con ricotta salata grattugiata sopra; i ravioli di ricotta conditi con sugo di maiale e basilico fresco; e le “scacce“, focacce sottili ripiene di pomodoro, melanzane e ricotta. Tra i secondi spiccano l’agnello al forno con patate e rosmarino e il coniglio alla stimpirata, preparato con olive, capperi e pomodorini pachino. Tra i dolci tradizionali spiccano i famosi “mpanatigghi“, biscotti ripieni di carne, cioccolato, mandorle e spezie; le “nucatole“, dolci natalizi a base di miele, noci e fichi secchi; e gli intramontabili cannoli. La Sicilia è nota per i suoi vini, e anche questo territorio dal punto di vista enologico, regala prodotti eccellenti. Impossibile non citare il Nero d’Avola, il Cerasuolo di Vittoria DOCG e i bianchi dell’Ibleo. 

Matteo Cicarelli
Matteo Cicarelli


Articoli più letti

©  2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur