Materia prima: latte metà scremato per affioramento e metà intero.
Tecnologia di lavorazione: si porta il latte crudo a circa 36-37 gradi, aggiungendovi il caglio in polvere. Coagulazione in 30 minuti. Dopo la rottura della cagliata (a dimensione di piccoli grani) la massa viene lasciata sul fuoco, lavorata fino alla consistenza desiderata e lasciata depositare. Dopo queste operazioni, la massa viene tagliata, messa nelle fascere e pressata per una giornata. La salatura si effettua per bagno in salamoia durante una settimana. Matura in 4-5 mesi in cantina poco umida, dove le forme vengono girate spesso e lavate una volta.
Stagionatura: fino ad un anno e mezzo circa, in cantina più umida rispetto al periodo precedente. Durante questo periodo, le forme vengono spazzolate una o più volte.
Caratteristiche del prodotto finito: altezza: cm 10-15; diametro; cm 35-40; peso: Kg 6-9; forma cilindrica; crosta: liscia, spessa, di colore giallo; pasta: con occhiatura regolare, sottile, consistente, colore giallo paglierino; sapore: dolce o più saporito se ha più di un anno di età.
Area di produzione: tutta la Valle di Sole e valli confluenti.
Calendario di produzione: da dicembre ad aprile.
Note: era chiamato “Formai dela mastela” perché era arricchito di una “mastela” (recipiente per il latte) di latte intero. La denominazione attuale ha 30 anni.
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