La plastica è diventata un vero e proprio problema, questo si sa. Per rendersi conto della gravità della situazione basta pensare che ogni minuto l’equivalente di un camion pieno di plastica finisce negli oceani, provocando la morte di tartarughe, uccelli, pesci, balene e delfini. Questo non è un problema solo per la natura ma anche per noi. La scienza ha calcolato che in media ognuno di noi ingerisce cinque grammi di plastica a settimana che non è poco se consideriamo che è l’equivalente di una carta di credito. Per porre fine a questa situazione occorre intervenire prima possibile. L’obiettivo di quest’iniziativa è di coinvolgere 580 hotel, ristoranti e Relais & Châteaux a diventare plastic-free entro il 2030. Sono sette gli anni per rendere concreto l’ambizioso progetto di eliminare inutile plastica all’interno di queste attività ristorative. L’impegno non si rivolge solo al consumo di plastica ma anche alla riduzione del 40% del consumo energetico.
1 Alcune realtà del progetto
“Preservare la bellezza e i contrasti delle comunità locali, delle culture e degli ecosistemi ovunque. Sebbene la sostenibilità sia sempre stata intrinseca a questi obiettivi, ora si sposta in prima linea nel modo in cui definiamo e misuriamo noi stessi“. Queste le parole di Philippe Gombert, presidente dell’associazione Relais & Châteaux che specifica come “obiettivi condivisi e comuni che si combinano con la flessibilità di ciascuna delle nostre proprietà per rispondere in base alle loro caratteristiche, esigenze e vulnerabilità uniche: questa particolare combinazione ci allontana drasticamente dal modo in cui le multinazionali affrontano la sostenibilità. Pertanto, l’imprenditorialità e la solidarietà delle nostre proprietà indipendenti possono essere una forza incredibilmente potente”. Non sono pochi i progetti che vedono impegnate le oltre 50 strutture italiane per raggiungere questo ambizioso traguardo, orti a metro zero e progetti legati alla sostenibilità territoriale e sociale. È il caso di Vespasia, ristorante con 1 Stella Michelin a Norcia che ha stilato un Manifesto per la cucina sostenibile. Le indicazioni sono chiare: acquistare da produttori locali le materie prime per realizzare le ricette, acquisto di prodotti strettamente necessari e all’ultimo momento per mantenere fragranza e freschezza, con particolare attenzione per un ciclo di produzione equo che genera queste materie prime necessarie. La Bellevue Hotel & Spa a Cogne si concentra invece sul benessere del proprio staff. A questo scopo ha realizzato un Ostello dedicato proprio a coloro che lavorano in questa struttura, camere, palestra, lavanderia e sala formazione sono alcuni dei servizi che la struttura riservata allo staff a 150 metri dall’hotel offre ai dipendenti. Aderisce al progetto anche la nota Villa Crespi dello chef Cannavacciuolo che è impegnata già dal 2018 in un progetto che ospita le arnie di api nella sua villa da cui si prende il miele usato in cucina.