1 oca (o anatra)di 3 kg circa
2 fette di pancetta
2 spicchi di aglio, finocchio selvatico
2 cucchiai di lardo macinato
1 kg di patate
sale e pepe q.b
Pulire l’oca e privarla delle interiora, lavandole con cura e facendole scottare in acqua bollente salata. Fiammeggiare su fuoco vivo per eliminare la peluria rimasta e quindi lavare ed asciugare con un telo. Preparare un battuto con il lardo, l’aglio ed il finocchio selvatico, insaporiti con sale e pepe e spalmarlo
sulla superficie esterna, salando e pepando a dovere anche l’interno dove si inserirà anche la pancetta tagliata a pezzetti assieme ad un ramoscello di finocchio selvatico. Cucire l’apertura e porre l’oca su una teglia abbastanza grande per poter contenere anche le patate che faranno da contorno. Queste verranno aggiunte dopo averle pelate e tagliate a spicchi, quando l’oca avrà cominciato a prendere colore e dopo che sarà stata irrorata più volte con il fondo di cottura. Quando l’oca sarà pronta, farla intiepidire e tagliarla a pezzi che verranno serviti su una fiamminga assieme alle patate arrosto. Una versione più ricca della ricetta prevede l’aggiunta di un gustosissimo ripieno composto da orecchie di maiale, precedentemente sbollentate e tagliate a pezzi, condite con aglio, sale, pepe e finocchio.
L’oca, assieme all’anatra, era uno degli animali da cortile che affollavano le aie contadine e veniva utilizzata in maniere diverse oltre che nel classico arrosto, ad esempio in umido in modo da ricavarne un ottimo sugo per la pasta.
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