Un luogo che unisce eleganza contemporanea e memoria storica: la Tonnara di Bonagia, in provincia di Trapani, è oggi uno scenografico resort affacciato sul mare, ma un tempo era uno dei centri nevralgici della pesca del tonno in Sicilia. Con le sue strutture in pietra, le corti interne, la torre saracena e l’antico baglio, è uno di quei posti in cui il tempo sembra essersi fermato — e che ancora oggi racconta storie di mare, di fatica e di cultura mediterranea.
La storia della Tonnara di Bonagia affonda le radici nel XVII secolo, quando la pesca del tonno rosso rappresentava una vera e propria economia del mare per la Sicilia. La tonnara era parte di un sistema molto più ampio, fatto di tradizioni millenarie, rituali collettivi e saperi tramandati di generazione in generazione. Qui si svolgeva la mattanza, la pesca rituale del tonno, scandita da canti, remi e reti calate in punti strategici per intercettare le rotte migratorie dei pesci.
All’interno della tonnara lavoravano decine di uomini: c’erano i rais, i maestri della pesca, i tonnaroti, i cuochi, gli artigiani. Era un vero villaggio sul mare, con tutto il necessario per vivere e lavorare per mesi interi durante la stagione del tonno. Oggi, molti di quegli ambienti sono stati recuperati e trasformati in spazi accoglienti per gli ospiti del resort, mantenendo però intatta l’atmosfera d’altri tempi.
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Dopo anni di abbandono, la Tonnara di Bonagia è stata oggetto di un importante intervento di restauro conservativo che ha restituito dignità e bellezza a un complesso di grandissimo valore storico. Oggi è un resort elegante con piscina, camere vista mare, ristorante e accesso diretto alla costa, ma conserva ancora tutti i segni della sua identità originaria.
Il grande cortile centrale, le ancore e le barche in legno, i magazzini convertiti in spazi espositivi o sale comuni, raccontano una Sicilia autentica e profondamente legata al mare. La torre di avvistamento, un tempo usata per controllare l’arrivo dei pesci o delle imbarcazioni nemiche, oggi regala una vista mozzafiato sul golfo. E non mancano iniziative culturali e mostre temporanee dedicate alla storia della pesca, per mantenere vivo il legame con il passato.
Un esempio perfetto di come la memoria storica possa incontrare l’ospitalità di qualità, offrendo ai visitatori non solo relax, ma anche uno sguardo profondo sulla cultura siciliana più vera.
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