Olio Cartoceto DOP

PaesidelGusto , 10 Gen 2019

Zona di produzione: La zona di produzione della denominazione di origine protetta Cartoceto interessa, nella provincia di Pesaro-Urbino, situata nella Regione Marche, i territori amministrativi dei Comuni di Cartoceto, Saltara, Serrungarina, Mombaroccio e parte di quello di Fano

Produzione: L’olio extra vergine di oliva Cartoceto è prodotto dalle varietà di olivo Raggiola, Frantoio e Leccino o altre minori come Raggia, Moraiolo o Pendolino. I metodi di raccolta delle olive sono di tipo tradizionale, con pettinatura a mano o sistemi meccanici come rastrelli pneumatici o elettrici; la raccolta per scuotimento, abbacchiatura o abscissione è vietata. La molitura viene effettuata non oltre le 48 ore dalla raccolta e le olive sostano solo poche ore nei frantoi. L’estrazione dell’olio tiene conto e pone in relazione il tipo di frangitura, le temperature e i tempi di gramolazione con il grado d’invaiatura ed il periodo di raccolta delle olive. Non è ammesso il metodo di trasformazione noto come “ripasso” e non è consentito fare uso di prodotti chimici o biochimici durante la trasformazione delle olive in olio. È consentito il solo uso d’apparecchiature di filtraggio di tipo meccanico. Gli oli prodotti sono stoccati, fino al momento dell’imbottigliamento, in botti di acciaio inox condizionati con azoto.

Conservazione: L’olio deve essere conservato in ambienti freschi, asciutti e lontano da fonti di calore, a una temperatura compresa tra i 14 e i 20°C. In questa situazione ottimale la qualità del prodotto resta integra per oltre 36 mesi. Con le basse temperature l’olio può andare soggetto a congelamento, per cui, prima di iniziarne il consumo, occorre riportare i recipiente a temperatura ambiente (16-18°) per alcuni minuti e agitarlo ripetutamente, per agevolare il ritorno del prodotto allo stato naturale.

Consumo: L’olio di Cartoceto ha dimostrato di possedere tutte le qualità solitamente riconosciute ad un buon extra vergine; il suo sapore inconfondibile rende irresistibilmente appetitosa anche una semplice fetta di pane tostato. Baccalà e crostini all’olio di Cartoceto sono una semplice ma gustosa ricetta.

Note: Alcuni storici fanno risalire l’origine di Cartoceto, e dei paesi limitrofi, ai Cartaginesi che, scampati alla battaglia sul fiume Metauro (207 a. C.) e impossibilitati a ritornare in patria, si sarebbero stanziati sul posto formando i primi nuclei familiari. Così Cartoceto deriverebbe da ‘Carchidon’ o ‘Carthada’, nome greco di Cartagine, o dal latino ‘Carthaginensium coetus’, gruppo di Cartaginesi, da cui Carticetum. I territori, posti sotto la giurisdizione di Fano, costituivano una importante risorsa olearia e tra essi Cartoceto risultava di particolare importanza primeggiando per produzione. L’olio prodotto ha rappresentato da sempre uno tra i beni più apprezzati e la Comunità si preoccupò, fin dai primi tempi, di vendere l’olio in piazza nei giorni di mercato. L’olio non serviva solo al fabbisogno del paese, ma era richiesto e apprezzato anche fuori regione. Diversi documenti attestano la notorietà, fin dal 1500, che aveva acquisito l’olio prodotto a Cartoceto.

Riferimenti normativi: Prodotto DOP, Registrazione europea con regolamento CE n.1897/2004 pubblicata sul GUCE L.328/65 IT del 30/10/2004.

Fonte: Disciplinare di produzione della denominazione di origine Olio extravergine di oliva Cartoceto


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