Olio extravergine monovarietale di Rosciola

PaesidelGusto  | 19 Set 2014  | Tempo di lettura: 2 minuti

L’olio monovarietale extravergine di Rosciola si presenta leggermente velato, di colore giallo dorato con riflessi verdi. All’olfatto è di buona intensità e persistenza ed è caratterizzato da sentori di fruttato verde; il profumo principale di mela ed erba. Al gusto è armonico e fruttato con note decise di amaro e piccante in chiusura legato a un elevato contenuto in polifenoli.

 

Aree di rinvenimento del Prodotto: Genazzano (RM), Olevano Romano (RM), Roiate (RM), Piglio (FR), Acuto (FR), Anagni (FR), Paliano (FR)

 

Cenni storici e curiosità
La cultivar Rosciola si annovera senza dubbio fra le più antiche cultivar presenti sul territorio laziale. Nella statistica murattiana del 1811 si riporta per la provincia di Terra di Lavoro: Le varietà dei nostri ulivi, prese unicamente dalla diversità delle bacche, cioè dalla grossezza, colore, figura, consistenza della polpa, sapore e proporzione tra la polpa, ed il nocciolo sono le seguenti: 1) Licinia, volgarmente aurina = frutto tondo, e mediocre, olio squisito; 2) Radius, volgarmente olivastro breve = frutto bislungo, grossetto; 3) Radiolus, volgarmente olivastro dritto = frutto bislungo più piccolo; 4) Lergia, volgarmente resciola = frutto tondo più grosso dell’aurina, molto prodigo di olio; 9) Olea Cajetana, volgarmente uliva di Gaeta: frutto grosso assai, bislungo con nocciolo piccolo in proporzione, ottimo per mangiare. In queste denominazioni si potrebbero riconoscere le cultivar leccino, olivastro, rosciola e itrana. Grazie alla passione e tenacia di alcuni produttori locali è stato possibile preservare e salvaguardare l’antichissima cultivar Rosciola, praticamente quasi estinta nel resto del centro Italia, ma abbastanza presente nel Lazio.

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