L’apertura di Orma si è fatta attendere quasi due anni ma finalmente arriva a Roma, in via Boncompagni, nel quartiere Ludovisi. Il nuovo ristorante fine dining è guidato dalle sapienti mani dello chef Roy Caceres, già noto nella capitale grazie ai successi riscossi con il suo Metamorfosi. Al fianco dello chef c’è la famiglia di imprenditori Fiengo e proprio il figlio Pier Mario, sarà il sous chef di Caceres insieme a Giovanni Olivieri. La cucina è pronta ad accontentare le richieste dei clienti sia a pranzo con il bistrot per una formula lunch e il cocktail bar per aperitivi, sia a cena con il fine dining. Una delle particolarità di questo nuovo ristorante è quella di servire materie prime autoprodotte nell‘Orto di Orma ad Anguillara Sabazia grazie alla collaborazione con l’azienda agricola ClaPi.
Il nuovo progetto dello chef Caceres è caratterizzato da una filosofia gastronomica che può essere espressa in una semplice frase: “eliminare il superfluo“. Lo scopo principale è quello di esaltare gli ingredienti contaminandoli con influenze sudamericane concentrando tutti gli sforzi culinari per rendere protagonista assoluto l’ingrediente in se.
I menu degustazione previsti sono due “Tracce Indelebili” che prevede cinque assaggi, tra i quali S-foglia ovvero un raviolo cinese con un tocco italiano che gioca con consistenze e sapori , per un costo di 120 euro a testa e “Tracce Correnti” dove i piatti sono otto del tutto inediti, tra i quali il carciofo sapientemente cotto alla brace e ridotto in salsa con uovo di riccio di mare e tuorlo d’uovo cremoso, per un totale di 150 euro. Per gli amanti del vino sono previsti due percorsi di wine pairing: uno con cinque calici a 80 euro e uno con otto calici a 110 euro a persona.
L’architettura di Orma segue la stessa filosofia della cucina, una sala minimale che evoca ricordi, emozioni e stimoli sensoriali. Uno spazio contemporaneo con materiali naturali come legno, pietra e rame che caratterizza il soffitto della sala. La cantina a vista al piano inferiore e la spettacolare terrazza dominata da uno splendido ulivo impreziosiscono il locale e arricchiscono la visita dei commensali.
Classe 1977 lo chef Roy Caceres è un nome noto a chi si intende di alta cucina. Le sue origini sono colombiane e nel suo curriculum si possono leggere importanti esperienze come quella nel Ristorante il Pellicano a Porto Ercole e alla Locanda Solarola a Castel Guelfo. Nel 2011 decide però di percorrere la sua strada con l’apertura a Roma di Metamorfosi che in un solo anno riesce a conquistare la stella Michelin. Terminata quest’esperienza di successo decide di dedicarsi ad un altro tipo di cucina, divertente e di natura latino-americana con l’apertura nel maggio 2020 di Carnal, anche quest’indirizzo ha riscosso grande successo in poco tempo.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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