I colori del mare sono così brillanti che sembrano dipinti da un artista sensibile, e ogni angolo del paese parla di una straordinaria mescolanza tra storia e natura. Arrivare a Palmi significa scoprire un borgo arroccato su terrazze a picco sulla Costa Viola in Calabria, dove la vista spazia dal Tirreno fino alle isole Eolie.
Palmi, cosa vedere
Il cuore storico pulsa attorno alla Concattedrale di San Nicola, costruita negli anni ’30 in stile neoromanico, custode di opere d’arte significative come la reliquia del Sacro Capello. Poco lontano si trovano la Villa Comunale Giuseppe Mazzini, parco pubblico dei primi del Novecento con scorci panoramici sullo stretto di Messina, e la Casa della Cultura “Leonida Repaci”, contenente musei etnografici, archivio storico e gipsoteca, vero scrigno dell’identità palmese. A pochi passi, nel promontorio di Taureana, emerge la Torre Saracena, guardiana del mare dal XVI secolo e testimonianza architettonica del passato difensivo della Calabria.
Il richiamo del mare passa poi per le grotte naturali come la Grotta dell’Arcudace, quella delle Sirene e la Grotta Perciata, sorprendenti insenature scavate nella roccia e raggiungibili via sentiero o battello, ideali per un tuffo nel blu. E se l’anima cerca la quiete, il Sentiero del Tracciolino sul Monte Sant’Elia regala panorami mozzafiato e un’esperienza immersiva tra ulivi e macchia mediterranea.
L’esperienza da non perdere a Palmi? Partecipare alla celebre Varia di Palmi, una festa patronale patrimonio UNESCO simbolo di fede, tradizione, spettacolo e grande coinvolgimento popolare.
Palmi, mare e spiagge
Il mare di Palmi è un tratto di costa tra i più affascinanti e intatti del sud Italia. Qui, la Costa Viola si manifesta in tutta la sua potenza visiva e sensoriale, con colori cangianti che virano dal turchese all’indaco al tramonto, scogliere che precipitano nel blu e calette silenziose protette da falesie di granito. Non è un caso se molti poeti e pittori si siano innamorati di queste acque: il nome stesso – “viola” – nasce dalla tonalità del mare al calare del sole, quando le rocce si tingono di riflessi violacei che sembrano irreali. La spiaggia più famosa e simbolica di Palmi è quella della Tonnara insieme a quella di Marinella di Palmi, incastonata in una conca verde e selvaggia. È una distesa di sabbia grossa e ciottoli che si apre su un mare trasparente, quasi sempre calmo, grazie alla conformazione riparata della costa. Intorno, il profilo delle montagne scende dolcemente verso l’acqua, creando un paesaggio quasi dolomitico in chiave mediterranea. Un’altra perla del litorale palmese è l’insenatura di Trachini, luogo meno battuto ma amatissimo dagli abitanti del posto. Qui la natura ha modellato uno scenario di rara bellezza: una piccola baia segreta con ciottoli bianchi, acqua trasparente e silenzio quasi irreale, interrotto solo dal suono delle onde e del vento tra gli alberi.
Le acque di Palmi sono state spesso premiate con la Bandiera Blu per la pulizia del mare, l’efficienza dei servizi e la sostenibilità della gestione costiera. È un mare che si può vivere tutto l’anno: d’estate per il bagno, d’inverno per la sua luce dorata e il silenzio rigenerante. A Palmi, il mare non è solo paesaggio: è cultura, tempo che rallenta, contatto diretto con l’essenza del Mediterraneo. Una costa da vivere con tutti i sensi, meglio se con i piedi nella sabbia e un pezzo di pane con ‘nduja tra le mani.
A Palmi la Calabria emerge in tutta la sua forza naturale e culturale, e il cibo diventa simbolo condiviso, un filo che attraversa generazioni, borghi, campagne e mare. Quando chiudi gli occhi dopo una giornata trascorsa tra il blu del Tirreno e le mura medievali, quello che senti davvero è il gusto del peperoncino, del bergamotto, del pesce spada.
Parlare di cibo a Palmi significa infatti raccontare una cucina calabrese autentica, ricca di contrasti tra agrumi, sapori selvatici, pesce e tradizioni spagnole. Una cucina che sa essere sapida, speziata, capace di farsi ricordare per le sue note intense. Al centro dell’esperienza gastronomica ci sono piatti come la stroncatura, pasta ruvida a base di farina integrale e crusca, condita con olio, aglio, peperoncino, alici e pangrattato tostato, piatto simbolo promosso anche ad Expo 2015. Se il palato vuole qualcosa di più mediterraneo, il pesce spada alla ghiotta, con pomodoro, capperi e olive, o alla salmoriglio – una salsa agrodolce a base di olio, limone, aglio e origano – racconta la tradizione marinara della Costa Viola. Accanto, non manca la parmigiana di melanzane o zucchine, l’immancabile stoccafisso in umido e i pipi chini, peperoni ripieni con mollica, formaggio e verdure. Tra i prodotti da degustare, emerge la produzione locale di bergamotto, agrume autoctono il cui aroma lampeggia in ricette dolci e salate, intervallando la cucina con note agrumate che sanno di festa e Calabria.
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