Pan martin

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

zona di produzione: Entroterra spezzino e genovese, in particolare, Val di Vara, Val Graveglia e Valle Sturla

curiosità: Le castagne furono talmente fondamentali per l’alimentazione e, spesso, sopravvivenza delle popolazioni dell’entroterra, da essere considerate il pane dei poveri. Oltre a questa esplicita metafora va detto che un po’ di farina di castagne veniva sempre unita a quella più preziosa e rara di grano per preparare il pane. Tale variante arricchiva di zuccheri il prodotto da forno e lo rendeva più sostanzioso e nutriente. Questo tipo di pane scuro, di tradizione domestica, prese il nome di Pan Martìn probabilmente dal giorno di S. Martino, 11 novembre, quando era pronta la farina di castagna. Le castagne, secche e battute, a dorso di mulo giungevano al mulino che generalmente sorgeva tra le gole di un torrente, per meglio sfruttare la forza dell’acqua necessaria al movimento della ruota.

caratteristiche: Pane dal caratteristico colore scuro e dall’aroma delicatamente dolce che gli viene conferito dalla presenza della farina di castagne nella miscela di preparazione.

preparazione: Ingredienti: Farina di castagne, farina di grano, acqua, sale, lievito.
Preparazione: Unire gli ingredienti ed impastarli bene, lasciare ripose il prodotto ottenuto per 45 minuti.

Fonte: La vetrina di Agriligurianet.it – Regione Liguria 2005

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