Composizione:
a. Materia prima: farina di grano doppio zero, acqua, lievito naturale, lievito di birra.
b. Coadiuvanti tecnologici:
c. Additivi:
Tecnologia di lavorazione: si impasta la farina con lievito naturale e di birra, sale. Si impasta bene il tutto e si lascia lievitare per qualche ora. Poi l’impasto viene ripreso e diviso in piccoli pani che non superano i 250 gr. di peso, vengono cosparsi di semi di sesamo e fatti cuocere.
Area di produzione: nel Messinese in Sicilia, soprattutto nelle zone urbane.
Note: due sono le pezzature del “pane a birra”: il torciglione o intrecciato, e il parigino, di forma lineare con tagli nella parte superiore. Nell’isola i pani di uso quotidiano sono tutte pezzature da 250 gr. Il sesamo, come elemento decorativo, viene impiegato solo su pani bianchi. Esso conferisce gusto e aroma particolari ed era conosciuto fin dall’antichità. Un dolce a base di sesamo, detto “milloy”, veniva preparato in Sicilia durante le tesmoforie in onore di Cerere. Il nome “pane a birra” deriva dall’uso del lievito di birra.
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