Pane comune

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Il Pane riunisce la terra che genera il grano, l’acqua per impastare la farina, l’aria che favorisce la lievitazione e il fuoco che lo cuoce.
I quattro elementi primordiali in cui il filosofo Empedocle vide l’origine del mondo s’incontrano nel cibo forse più antico della storia umana: il pane.
Citato nella Bibbia, ricordato dalla cristianità come panem nostrum nel sacramento della comunione e conteso nelle lotte popolari il pane è un alimento semplice, ormai modello e simbolo di bontà: si dice buono come il pane, infatti.

 

Area di produzione
Il Pane comune è prodotto nelle province di Milano e Pavia. La michetta o rosetta, per la forma di fiore quando la si osserva dall’alto è un simbolo della tradizione alimentare di Milano e delle zone circostanti.
Dalle forme più ordinarie, sino a quelle più creative e tipiche delle diverse località, il pane oggi è prodotto in tantissime varianti, spesso aromatizzate o con l’uso di cereali, di farine integrali e soia.
Fra le specialità di Milano e Pavia si ricordano le rosette, le michette, i filoncini.

 

Cenni storici e curiosità
L’Italia conta ben 26.000 panificatori e 350 varietà di pane: il più antico ha 717 anni, l’ultimo nato è rigorosamente biologico. Le novità derivano sia dalla creatività dei panettieri che hanno introdotto prodotti al sesamo, all’aglio, ai cereali, ma anche e soprattutto dall’arrivo di stranieri e delle loro tradizioni, aspetto che rende oggi assolutamente familiare a Milano, ad esempio, il pane arabo. Quello della contaminazione è uno degli aspetti di maggior interesse: ogni città ha il suo modo di produrre il pane, le sue forme, le sue specialità, ma ogni forma di commistione è sempre spunto di arricchimento e di miglioramento qualitativo di questo alimento, segno distintivo della tradizione di ogni località.

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