Appena 500 abitanti tra le colline di Pesaro-Urbino, il piccolo Borgo Pace non è solo uno scrigno di serenità immerso nel verde, ma è anche il luogo dove nasce il pane di Pasqua, una specialità che – come il nome suggerisce – si prepara in occasione delle festività pasquali. Ed è una vera bontà che è stata riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale, per via della sua ricca storia. Scopriamo cos’è e come si prepara.
Il pane di Pasqua di Borgopace si presenta in forma di piccole pagnottelle, non molto differente da quello di uso quotidiano. L’elemento caratterizzante è la presenza di un ingrediente insolito come lo zafferano, che gli dona un colore giallo diverso da quello tipico dei prodotti a base di uova. Questo tipo di pane viene, come vuole la tradizione, consumato nel periodo pasquale. Anticamente era destinato alla prima colazione della mattina di Pasqua, accompagnato con le uova benedette e i tipici salumi marchigiani. La tradizione norcina, in questi luoghi, si esprime ancora oggi con ricchezza.
Farina di grano tenero, lardo macinato, zafferano, pepe, acqua, lievito naturale, sale.
La ricetta del pane di Pasqua di Borgopace non è stata mai ufficialmente codificata, perciò quella che possiamo citare è una ricetta “standardizzata”. In ogni famiglia, come d’uopo nelle ricette territoriali, ci sono varianti specifiche. Possiamo però attestare che tutti gli ingredienti di questo pane salato (farina, lardo, zafferano, pepe, acqua, lievito e sale) si lavorano insieme, ma seguendo una procedura abbastanza uguale per tutti:
Una volta lavorato l’impasto, che si prepara “con calma e dedizione”, amalgamando ingredienti secchi e umidi, si ricavano tante piccole pagnottelle, che vengono lasciate lievitare ulteriormente tutte insieme dopo averne inciso la superficie a forma di croce in modo da favorirne la lievitazione. L’obiettivo è quello di ottenere un pane morbido e fragrante. Questo si cuoce poi in forno e serve tiepido o freddo.
Oltre al pane di Pasqua di Borgopace, esistono moltissimi lievitati che vengono preparati nelle varie regioni italiane per celebrare le festività pasquali. Ecco quelli più noti:
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