Pane di Veroli

PaesidelGusto  | 24 Mag 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Il pane di Veroli è una specialità tipica dell’omonimo comune della provincia di Frosinone, nel territorio storicamente conosciuto come Ciociaria.

Rappresenta un’eccellenza territoriale della zona, nell’ambito dei prodotti da forno, pur non avendo ottenuto un riconoscimento codificato (PAT, IGP, DOP). In questo senso, possiamo evidenziare come la mancanza di una valutazione specifica non ha influito sulla qualità del prodotto. Questo pane, infatti, si caratterizza storicamente per la genuinità e il rispetto delle antiche ricette.

La lavorazione del pane verolano è oggi affidata a una serie di panettieri presenti sul territorio comunale, tra i quali spicca la famiglia Sanità. Dal 1948 a oggi, sono loro che portano avanti il brand “Il pane di Veroli“, particolarmente noto in tutto il Basso Lazio.

La preparazione del pane di Veroli

La lavorazione del “pane ciociaro”, altro modo per definire il pane di Veroli, avviene a partire da quattro ingredienti: sale, acqua, farina e biga. Questa, nello specifico, rappresenta una sorta di pre-impasto – a base di acqua e farina – che il panettiere usa come base di lavoro.

La biga viene addizionata agli ingredienti succitati, ottenendo così impasti che – di volta in volta – hanno dimensioni particolarmente rilevanti. Generalmente ogni impastatrice lavora, per ciascuna panificazione, fino a 150 chilogrammi di pasta di pane. La “formazione” dei filoni, delle pagnotte e degli altri formati avviene invece rigorosamente a mano.

Il mantenimento di una lavorazione manuale nelle fasi successive alla formazione dell’impasto definisce il carattere puramente artigianale del pane verolano.

L’impasto si realizza con farina di tipo 2 e grano autoctono del Lazio. Sono inoltre previste varianti con farine diverse e addizionate (zucca, riso, cereali etc.). Tra le forme è molto curiosa la ciambella di pane, che viene preparata con un procedimento a doppia cottura: lessatura e cottura in forno.

Digeribilità e vendita del prodotto

Questo doppio lavoro permette alla ciambella di assumere una digeribilità maggiore, ma anche una conservazione più lunga. Il pane di Veroli, infatti, mantiene la sua freschezza per 4-5 giorni, contro gli 1-2 del pane industriale.

In questo modo, nel corso degli anni ha rappresentato una importante fonte di sostentamento per la popolazione locale. Non solo per l’alimentazione ma anche per la vendita, che veniva effettuata nei mercati rionali della Ciociaria e fino alle porte di Roma.

Ancora oggi è possibile trovarlo in vendita nei mercati contadini della Capitale e dintorni, dove viene proposto dalla stessa famiglia Sanità.

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