Composizione:
a. Materia prima: farina di grano tenero, acqua, lievito naturale.
b. Coadiuvanti tecnologici:
c. Additivi:
Tecnologia di lavorazione: la farina e gli altri ingredienti vengono impastati bene nelle macchine fino ad ottenere un composto omogeneo. Si lascia lievitare tutta la notte. Al mattino si aggiunge altra farina e acqua manipolando ancora la pasta. Poi manualmente si formano delle pagnotte a forma di filone che vengono segnate con tagli trasversali. Si fa completare la seconda alzata e si inforna nel forno a legna.
Area di produzione: Salisano in provincia di Rieti.
Note: in questo paesino del Lazio i romani si recano spesso quando vogliono acquistare il pane buono: pagnotte, filoni, integrale, alle noci, alle olive nere. Sono tutti confezionati a mano. Anche nel Lazio, come nel resto dell’Italia centrale, al pane cotto, così come alla farina, si attribuiscono notevoli proprietà curative specialmente sulle parti esterne del corpo. La farina, per esempio, veniva adoperata frequentemente, per curare le ustioni e il soggetto ustionato, specie se bambino, poteva essere completamente ricoperto con essa. Molto frequente è l’uso della mollica bagnata (a volte masticata) da mettere sull’ascesso o un foruncolo da liberare; oppure il lievito applicato sulla tempia per lenire nevralgie e dolori. Ma perché l’effetto terapeutico si manifesti, il pane deve essere fatto come un tempo, come questo di Salisano. Cfr. C. Papa (a cura di), Il pane, Perugia, 1992.
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