Pangiallo toscano

PaesidelGusto  | 24 Giu 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Il pangiallo toscano (o panina aretina, rispetto alla sua origine territoriale) è un prodotto tipico della Toscana sud-orientale.

Si tratta di un dolce con alcune caratteristiche specifiche, come la presenza dei ciccioli di maiale.

Descrizione sintetica del prodotto

La panina ha forma rotondeggiante, talvolta leggermente allungata tendente all’ovale. Ha un diametro di circa 15-20 cm ed il peso si aggira sul chilogrammo. L’esterno è di colore marrone, mentre l’interno assume un tipico colore giallo nel caso che venga impiegato lo zafferano, altrimenti il colore tende al nocciola più o meno intenso a seconda della presenza dell’olio o dello strutto e dei ciccioli di maiale.

La consistenza del pangiallo toscano è simile a quella del pane toscano fresco. Sapore e odore sono caratterizzati dalla presenza dello zafferano, dell’uvetta e delle spezie che si associano alla fragranza della pasta lievitata cotta.

Territorio interessato alla produzione: Si produce in Casentino e nella Val Tiberina toscana, provincia di Arezzo.

Cenni storici e curiosità

La panina (o pangiallo toscano che dir si voglia) viene ancora oggi prodotta secondo le ricette tradizionali tramandate da più generazioni.

Le varie combinazioni fra gli ingredienti o l’uso esclusivo di alcuni di essi rispetto ad altri, rendono questo prodotto peculiare e leggermente diverso fra le varie località e fra le varie ricette familiari.

Negli ultimi anni è frequente trovare un tipo di panina con accentuato gusto dolce per l’uso dello zucchero nell’impasto. Tale tipo di lavorazione si è diffuso per rendere questo prodotto da forno molto più simile ad un classico dolce.

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