quattro etti di salsiccetta o di salame
burro
4 etti di riso
duecento grammi di fagioli borlotti
Far rosolare nel burro un battuto di cipolla e quattro etti di salsiccetta o di salame. Fare attenzione che tutto rimanga molto morbido. Aggiungere al soffritto 4 etti di riso che verrà cotto come un normale risotto. A parte, la sera precedente, avremo messo a mollo duecento grammi di fagioli borlotti. Al momento di usarli, lessare i fagioli e aggiungerli al risotto con un mestolo del loro brodo cinque minuti prima che il riso sia cotto.
Servire il risotto a volontà, asciutto o leggermente brodoso.
La Panissa piemontese (da non confondere con quella ligure) è un risotto che viene preparato per lo più nelle province di Vercelli, Novara e Biella, nonché in Lombardia (Lodi e Pavia). Ogni provincia ha una ricetta leggermente diversa, in quella vercellese si usano fagioli di Saluggia e salame d’la duja, nel novarese (dove è nota come Paniscia) si usano fagioli borlotti e si aggiungono verdure (in particolare verza), in Lombardia non si usano i fagioli ma si usa il Grana (meglio il Granone Lodigiano). Sul nostro sito potete trovare le diverse versioni della Panissa.
L’origine del piatto è certamente molto antica, probabilmente risale a prima dell’introduzione del riso in Piemonte (1500), quando per cucinarla si usava probabilmente il “panìco”, da cui deriverebbe il nome.
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