Vino DOC e Ricotta: tutte le specialità da provare nel Parco Regionale dell’Appia Antica

Francesco Garbo  | 24 Ott 2023

Esiste a Roma un parco verde visitabile tutto l’anno, una oasi di natura immersa nel cuore di della città. Siamo nel Parco Regionale dell’Appia Antica, un luogo davvero unico e ricco di storia dove reperti antichi e una ricca biodiversità si fondono alla perfezione in un museo a cielo aperto. Sono ben 4,580 ettari in un parco che comprende alcuni dei siti più importanti per la storia di Roma: Appia Antica, l’area archeologica degli Acquedotti, la Tenuta Farnesina e l’area del Divino Amore. Per rendersi conto della vastità del parco basta immaginare che si estende lungo tre comuni: Roma, Marino e Ciampino.

1 Il parco, un museo a cielo aperto

Se siete amanti della natura questo parco è il posto per voi, qui nonostante siamo nella Capitale possiamo passare qualche ora immersi nel verde, lontani dal traffico e dai suoi rumori. Nel Parco Regionale dell’Appia Antica infatti non ci si può muovere se non a piedi o in bicicletta. Tra resti di acquedotti romani e reperti antichi  si fondono alla perfezione in un parco naturalistico che ospita ben 17 specie di mammiferi, 63 di uccelli nidificanti, 13 di rettili, 6 di anfibi e 3 di pesci tra cui il ghiozzo di ruscello. Molte le tenute agricole come la tenuta di Fiorano che danno vita a ottimi prodotti, molti anche i pascoli di greggi di pecore, dai quali si ottiene sia l’Abbacchio Romano che il la Ricotta Romana DOP, e i terreni adibiti alla viticoltura. Proprio nel parco cade la zona di produzione del Vino Marino DOC, basata e incentrata sulla qualità piuttosto che sulla quantità.

2 La ricchezza dei pascoli e i prodotti del territorio

Prati e pascoli dell’Agro Romano sono il vero segreto di formaggi molto apprezzati come la caciotta che, seocndo la tradizione, viene prodotta solo da novembre a giugno con un latte di pecore di razza Siciliana lasciate al pascolo in questi pascoli. Il latte, una volta pastorizzato viene fatto cagliare con caglio di agnello, dopo di che vengono effettuate due rotture in due temperature differenti ( la rottura del caglio serve a ridurre la massa che si forma in pezzi molto più piccoli). Dopo una fase di riposo e una fase di salatura la caciotta per essere tale deve maturare almeno 15 giorni. Nel caso in cui viene venduta prima prende il nome di primo sale.

3 Abbacchio IGP

Altro prodotto tipico romano è l‘Abbacchio romano IGP, indicazione protetta riservata ad agnelli nati e allevati al pascolo e nutriti con latte materno. La razza prescelta è quella Sarda ma anche la Comisana, Sopravissana, Massese, Merinizzata Italiana. Il sistema di allevamento e alimentazione segue un rigido disciplinare approvato dall’Unione Europea. Molte le ricette tradizionali legate a questo tipo di carne soprattutto durante il periodo pasquale in cui l‘abbacchio viene preparato in moltissime ricette.

4 Ricotta romana DOP

Chi è romano la conosce alla perfezione, la ricotta. Cremosa, saporita e perfetta in ogni piatto, basti pensare alla ricetta tradizionale della crostata con ricotta e visciole, una perfetta fusione tra il sapore deciso e cremoso della ricotta con le visciole e il loro sentore gradevolmente acidulo. La ricotta nasce in realtà da uno scarto, ovvero il siero ottenuto dalla rottura della cagliata con cui si producono i formaggi. Questo siero viene salato e riscaldato nuovamente, ecco appunto il nome ricotta, dal latino recotus ovvero cotto due volte. Con il riscaldamento affiorano in superficie piccoli fiocchi. Si scolano dal siero s i mettono a scolare in appositi contenitori che conferiscono la classica forma alla ricotta, peraltro riconosciuta come prodotto DOP. La ricetta della ricotta è descritta da Columella nel De Re Rustica.

5 Vino Marino DOC

Altro prodotto d’eccellenza è uno dei vini bianchi più famosi della zona, il Marino DOC. Un vino ricco di storia, in questa zona è prodotto sin dal Cinquecento e proprio a questo vino è dedicata una sagra che si svolge durante la prima domenica di ottobre, in quest’occasione dalla fontana in piazza invece di sgorgare acqua, esce il vino. L’uvaggio del Marino DOC comprende Malvasia bianca di Candia, Malvasia del Lazio, Trebbiano verde, Bellone, Greco e Bombino. La particolarità di questo vino sta nella posizione dei vigneti che sono esposti verso il mare, questo regala in vino vigoroso, intenso e ricco di corpo. Abbinamenti perfetti per il Marino DOC sono il coniglio, il pollo, l’arrosto e il pesce azzurro.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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