La pasta reale è un prodotto tipico siciliano. Si tratta di una pasta dolce, realizzata a base di mandorle, molto diffusa nella zona di Palermo e Trapani (Erice), dove è il suo areale di produzione storico.
La diffusione di questo prodotto non è limitata alla Sicilia: riguarda anche la Calabria e la Sardegna ovvero la Puglia meridionale (Salento). Questo perché le mandorle sono un prodotto molto diffuso nell’Italia meridionale.
Nella Sicilia le mandorle migliori provengono da Avola, un comune del siracusano famoso anche per il vino Nero d’Avola.
Oggigiorno l’utilizzo della pasta reale è legato soprattutto alla realizzazione dei dolci. Tra questi cassata, cassatelle, cassatine, rollò e frutta martorana (ovvero dolci di pasta di mandorle con forme che richiamano la frutta fresca).
Nella cucina meridionale (particolarmente in quella campana) si prepara anche il brodo di pasta reale. Si tratta però di un “falso amico”: è infatti un piatto salato a base di brodo di carne. Questo è arricchito con delle palline di impasto fatte con acqua, burro, zucchero, farina, uova e parmigiano.
Questa pasta di mandorle, così chiamata perché elaborata nelle più prestigiose cucine dei palazzi reali del Regno di Sicilia, ebbe origine nelle cucine dei conventi dove faceva parte dell’attività pasticciera dei frati e delle suore dei monasteri, presenti in gran numero sulla vetta ericina.
Pare che la prima testimonianza diretta della pasta reale possa risalire al XII secolo circa, nel Monastero della Martorana di Palermo. Non era un dolce “riconosciuto” dal re, ma il nome reale deriverebbe dalla sua bontà, degna proprio dei reali.
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