Ingredienti
1 kg di farina di frumento,
0,5 kg di farina di mais (meliga o melia in dialetto piemontese) meglio se di antiche varietà e macinata finissima,
1 kg di burro,
0,7 kg di zucchero,
5 uova intere,
10 g di sale,
1 scorza di limone grattugiata
una bustina di lievito chimico
Preparazione
Le Paste di Meliga sono biscotti tipici delle vallate cuneesi e della provincia di Biella.
Si incorporano bene il burro, lo zucchero con le uova, il sale e la scorza di limone, poi si setaccia la farina con il lievito, si impasta brevemente il tutto e si fa riposare una decina di minuti in luogo fresco. Si ricavano poi i singoli pezzi che si mettono a cuocere su apposite teglie a forno moderato. La commercializzazione viene effettuata in sacchetti di plastica o in scatole di latta personalizzata.
Presentano una pezzatura di 10 – 12 grammi, colore dorato, consistenza croccante, sapore dolce e forma variabile a seconda della tradizione locale.
Note
Le paste di meliga sono dolci tipici di Mondovì e della zona del Monregale, ma si trovano anche in altre zone del Piemonte (Val Susa, Val Cenischia, Val Chisone e in provincia di Biella).
Si distinguono, tra le altre, le paste di Pamparato (note come Biscotti di Pamparato) e quelle di Barge che prendono il nome di “Batiaje” perché venivano offerte quando si faceva battezzare un neonato (Fè batiè, in lingua piemontese).
Tradizionalmente le paste di meliga si gustano da sole, con lo zabajone, o inzuppate in un bicchiere di vino passito, di moscato o di dolcetto.
La tradizione vuole anche che a fine pasto Cavour finisse sempre con 2 paste di meliga e un goccio di barolo chinato.
Affini alle paste di meliga sono le Lose della Valle di Susa dove, assieme alla farina di mais, si usano anche le Armelline e l’albume d’uovo.
Le paste di meliga prodotte dai soci del “Consorzio delle Paste di Meliga del Monregalese” sono considerate un presidio dello Slow Food e ne è stata messa a punto una filiera che ne garantisca la qualità.
(fonte Wikipedia)