Nasce il nuovo diretto dedicato al cibo e al vino delle Langhe e Monferrato. Sono 200 i comuni appartenenti a questo nuovo distretto che tra Alessandria, Asti e Cuneo conta 21 mila ettari coltivati con 170 milioni di bottiglie di vini e spumanti prodotti in un anno e almeno 70 strutture di accoglienza turistica. Numeri che non possono essere sottovalutati e quindi protetti da un vero e proprio Distretto che deve garantire la sicurezza alimentare, impegnandosi anche nella riduzione dello spreco alimentare e alla salvaguardia del territorio.
Il piano di questa promozione è triennale, dal 2023 al 2025 e prevede la valorizzazione di “un’area a vocazione vitivinicola ampiamente storicizzata, che si caratterizza per le produzioni di vini di qualità Docg e Doc, per le eccellenze agroalimentari certificate Dop, Igp e Pat, per le peculiarità paesaggistiche, ambientali e culturali racchiuse dai Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato” spiega la Regione stessa. Come ha raccontato Giacomo Pondini, direttore del Consorzio dell’Asti Docg , vasto consorzio che comprende più di mille realtà locali con anziente vinicole e case spumantiere: “Il nuovo ente avrà sede presso i nostri uffici in piazza Roma stiamo valutando i vari aspetti organizzativi e operativi. La governance sarà affidata all’assemblea dei soci che eleggerà il consiglio d’amministrazione. Di certo saremo aperti a nuove adesioni per rendere ancora più efficace l’azione a favore del territorio”.
Entro il mese di maggio ci sarà la costituzione ufficiale del distretto che darà la possibilità di accedere a bandi nazionali come sottolineato da Filippo Mobrici, presidente del Consorzio del Barbera e del Gal Terre Astesane: “Le realtà associate potranno accedere a bandi nazionali e fondi messi in campo dal Pnrr per la tutela e la valorizzazione dei prodotti d’eccellenza, la promozione enoturistica, la salvaguardia dell’ambiente poniamo le basi per iniziative comuni e sinergiche a livello di territorio e di filiera ma ogni associatoavrà libertà iniziativa, ci si potrà muovere sia in modo collettivo sia singolarmente, in base alle proprie forze e risorse”.
“Tra gli aspetti che riteniamo più significativi c’è la ricerca scientifica per combattere le malattie della vite, come la flavescenza dorata. I bandi da cui potremo attingere risorse usciranno a livello nazionale presumibilmente nel mese di luglio: si va da un minimo di 4 a un massimo di 50 milioni di euro per progetto. Lavoreremo in modo celere per essere pronti a cogliere tutte le opportunità”.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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