La pera spadona è un prodotto agroalimentare diffuso nelle regioni Lazio e Campania, che prende le denominazioni di spadona di Salerno e spadona di Castel Madama.
I territori interessati alla produzione sono quelli del Picentino, della Piana del Sele e della provincia romana, con particolare riferimento alla cittadina di Castel Madama.
La pera spadona di Salerno è un frutto con pezzatura media, piriforme dal colore della buccia verde; a maturazione il lato esposto al sole tende al rosato; la polpa è succosa e saporita più della media.
Viene prodotta attraverso una tecnica di coltivazione ordinaria con maturazione a metà agosto. La produzione tradizionale è considerata tuttavia a rischio per la diminuzione progressiva delle zone coltivate.
Questa specifica cultivar di pero è coltivata tradizionalmente, da epoca antica, nella zona dei Picentini con forma di allevamento a piramide. Da questa zona si è diffusa in Piana del Sele, a partire dagli anni ’50, con forme di allevamento a spalliera.
Il frutto è di pezzatura media con peso medio di poco inferiore ai 70 grammi e con circonferenza di circa 4,4 centimetri nel punto più ampio. Presenta forma piriforme-allungata, peduncolo lungo, dritto, cavità peduncolare assente, cavità calicina superficiale, aperta, torsolo medio, forma dei semi allungata.
Il colore della buccia è giallo-verdastro e si presenta liscia, con lenticelle piccole e numerose, spessa e rugginosità assente; la polpa è generalmente bianca, mediamente soda con tessitura medio fine, fondente, succosa, sapore medio.
La Pera Spadona di Castel Madama è una varietà diffusa nelle aziende frutticole e negli orti familiari dell’Agro di Castel Madama e nella zona pedemontana della Sabina. In quest’area è conosciuta con l’appellativo di stuvaletta (o stualetta) poiché sembrerebbe essere stata prodotta per la prima volta in loco nella prima metà dell’800 da un contadino soprannominato appunto “de Stualetta”.
L’agricoltore aveva innestato, per prova, in un terreno sito in località Pietro Romano, una pera comune con un’altra di natura selvatica. L’ibrido così ottenuto si rivelò sorprendentemente ricco di qualità organolettiche e gastronomiche.
In breve la produzione giunse a sfiorare i tredicimila quintali l’anno, tanto da essere massicciamente esportato sui mercati di Roma e costituire nel tempo una notevole fonte di reddito per numerose famiglie del posto.
Ogni anno, dal 1959, la terza domenica di luglio si organizza la Sagra della Spadona di Castel Madama al fine di promuovere la diffusione e la vendita delle pere estive. In questa occasione si premiano i primi tre produttori che presentano il miglior frutto.
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