Pesce fresco e birra artigianale: scopriamo Monte Isola

Francesco Garbo  | 23 Mag 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti

Un piccolo borgo che sorge su un’isola, un luogo incantato e di pace da visitare assolutamente per un’esperienza davvero unica. Conosciuta anche come la Capri del nord, il comune di Monte Isola conta 1.617 abitanti con un area totale di  4,5 km² è  l’isola lacustre più grande d’Italia e tra le più estese d’Europa. Anche conosciuto come Montisola, il borgo sorge su una vera e propria isola che divide in due il lago d’Iseo. Da una parte la sponda bergamasca, dall’altra quella bresciana.

La storia di Monte Isola

Originariamente l’isola era un territorio appartenente ai sovrani longobardi che avevano l’obiettivo di bonificarlo. Documenti provano che nel 905 si potevano contare qui solo quattro case, vigne, bosco e terreno arabile. Solo nel 1300 circa inizia la costruzione della Rocca Martinengo di Monte Isola. Dopo un lungo dominio dell’isola da parte della Repubblica di Venezia inizia un momento positivo con le attività legate alla pesca e alla fabbricazione di reti. Solo nel 1923 arriva l‘energia elettrica sull’isola.

Qui regna pace e quiete regalata anche dai bellissimi scorci e dalle diverse gradazioni di colore del paesaggio grazie ai molti ulivi e castagni. Niente automobili , niente rumore ne smog. Sono ben 11 le frazioni che compongono il Comune e sono ben divise anche solo cromaticamente. Infatti le case di monte sono con pietra bianca e calcarea mentre quelle di riva sono costruite con pietra di Sarnico. Il lago d’Iseo ospita anche altre due piccole isole che sorgono vicine a Monte Isola: San Paolo e Loreto.

Il cibo tipico del luogo

Non solo bei paesaggi ma anche buon cibo. Non potete non assaggiare il salame di Montisola, le sarde essiccate servite spesso con la polenta. Poi le aule con cipolle in carpione, il riso al persico o rimanendo in tema pesce una pasta al sugo di pesce di lago. Non manca, ovviamente, il pesce anche nei secondi con il pesce di lago fritto o al forno accompagnato da polenta. Qui il pesce viene servito anche essiccato con tecniche tramandate da anni che permettono di ottenere un prodotto unico.  Ottima anche la verza che accompagna spesso il salame cotto o il cotechino. Per chiudere il pasto i fritulì, simili a frittelle, conditi con mele oppure le ciambelle e le crostatine di frutta.

Altri prodotti pregiati sono il Franciacorta e l’olio extravergine d’oliva Dop prodotto dagli ulivi di Monte Isola, usato anche come medicinale per le sue preziose virtù. Da provare il salame ancora confezionato a mano secondo un rito antico che si ripete da secoli che approfitta della luna calante nei mesi tra gennaio e febbraio. Una volta assemblato il salame viene affumicato in un’antica cantina dai muri di pietra non intonacati e con soffitto a volta, da legna secca bruciata in un camino chiuso.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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