gr 400 di acqua;
1 lievito di birra (20 gr);
1 cucchiaio raso scarso di sale fino;
1 cucchiaino di zucchero;
gr 500 di farina “00”;
zucchero semolato per spolverizzare;
olio per friggere.
1. mettere l’acqua leggermente tiepida in una coppa molto capiente;
2. sciogliervi dentro il lievito di birra, il sale e lo zucchero;
3. unire la farina;
4. con un cucchiaio amalgamare;
5. sbattere il composto per molto tempo, fin quando diventa liscio e lucido;
6. coprire la coppa e riporla in un luogo caldo;
7. lasciar lievitare per almeno due ore;
8. riscaldare abbondante olio per friggere fin quando diventa bollente;
9. con un cucchiaio prendere un po’ di impasto, più o meno ½ cucchiaio, e versarlo nell’olio aiutandosi con un altro cucchiaio o con un dito bagnato nell’acqua;
10. riempire la pentola della frittura;
11. man mano che le pettole si cuociono saliranno a galla e se non lo fanno da sole rigirarle dall’altro lato;
12. quando sono dorate e leggere, scolarle con un cucchiaio forato o altro attrezzo per frittura;
13. si mangiano bollenti, così come sono oppure si possono spolverizzare con zucchero semolato.
Quella delle pettole è una ricetta della tradizione di Taranto. Si preparano per Santa Cecilia (22 novembre) dando così inizio al periodo natalizio; si impastano la notte precedente o la mattina prestissimo. Nelle case si friggono la mattina e si mangi
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