Il piccillato è un prodotto tipico della Regione Molise. Rientra nel novero della pasticceria molisana, che unisce ingredienti più o meno poveri per realizzare prodotti di qualità.
A seconda delle zone di provenienza può essere detto anche buccellato o pigna molisana. Il suo areale di diffusione è generalmente considerato quello di Agnone e dei comuni limitrofi, nell’Alto Molise.
Scheda prodotto. Piccillato
- Territorio interessato alla produzione: Intero territorio regionale.
- Caratteristiche del prodotto: Prodotto da forno soffice, dal sapore delicato, poco dolce, leggermente aromatico. La forma, a seconda della zona di produzione, è quella tipica della pagnotta o della ciambella. Le materie prime sono: patate, farina, strutto o sugna, uova, zucchero, bucce grattugiate di limone, lievito, cannella, confettini colorati (armelline).
Cenni storici e curiosità
Riferimenti bibliografici:
- Un paese racconta – La scoperta di un paese molisano, Frosolone – Edizione Proloco
- Vocabolario Dialetto Agnonese di Giuseppe Cremonese Tipografia Gabriele Bastone Agnone 1898, pagina 92, Il Molise arte, cultura e paesaggi – F.lli Palombi editori 1900
- Almanacco del Molise – pagina 268 Edizioni Enne 1970
- Lunedì in Albis – Michele Cima Poesie (1910)
Ricetta del piccillato (o pigna pasquale)
Ingredienti
- Farina 00 1 kg
- Strutto 150 g
- Patate 150 g
- Zucchero 300 g
- Uova 10
- Lievito madre 250 g
- Liquore circa 50 ml
- Buccia di limone
- Frutta candita q.b.
Preparazione
Una volta lessate e schiacciate, si trasferiscono le patate su una spianatoia, formando una fontana. Al centro si mettono farina, lievito, uova, zucchero e successivamente strutto, liquore, buccia di limone e frutta candita. Il tutto si lavora per circa 30 minuti, formando un impasto morbido.
Questo va fatto lievitare per alcune ore. A fine procedimento, si versa il tutto in uno stampo tondeggiante, imburrato e si fa lievitare una seconda volta. Si cuoce poi a 170 °C per circa un’ora.
A scelta il piccillato viene coperto, secondo la zona di provenienza e il gusto personale, in vari modi. C’è chi prepara una glassa di albume e uovo, chi preferisce i confetti colorati, chi aggiunge frutta candita. L’obiettivo, in ogni caso, è di dare colore e “personalità” al dolce.