Pisello di Casalborgone

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Il Pisello di Casalborgone, ed in particolare l’accessione Quarantin, si presenta con baccello
tendenzialmente piccolo (max 5 cm), seme di piccola pezzatura, superficie liscia, colore verde chiaro, sapore dolce e consistenza pastosa. È’ particolarmente adatto per la preparazione di zuppe e vellutate.

 

Territorio interessato alla produzione: La zona di produzione comprende i comuni di Casalborgone, Cinzano, Rivalba, Sciolze, Castagneto Po, San Sebastiano da Po, Lauriano, Verrua Savoia in provincia di Torino e Berzano San Pietro, Aramengo e Tonengo in provincia di Asti.

 

Cenni storici e curiosità
Dal 1960, è stata delimitata la zona di coltivazione del Pisello di Casalborgone contrassegnata da un marchio di qualità e comprendente i seguenti comuni oltre a Casalborgone: Cinzano, Rivalba, Sciolze, Castagneto Po, San Sebastiano da Po, Lauriano, Berzano San Pietro, Aramengo, Tonengo.
Le testimonianze storiche di tale coltura si possono far risalire almeno al 1920, anno di nascita del Mercato di Casalborgone. È comunque probabile che la coltivazione abbia origini ancora più antiche, poiché altre testimonianze indicano che prima della nascita del Mercato esistevano alcuni commercianti di Casalborgone che vendevano piselli a Torino.
Secondo la testimonianza orale di coltivatori locali (in particolare, del Cav. Stefano Vittone), il mercato per la vendita del Pisello si svolgeva nei seguenti periodi: fine di aprile, maggio, giugno, luglio, settembre, ottobre, con vendite medie di 350 quintali di prodotto a sera.
Oggi si svolge ogni anno a giugno la tradizionale Sagra del Pisello, giunta nel 2011 alla 57° edizione.

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