Dolce dalla caratteristica forma a fungo con sapore di cannella nella tipologia dolce e sapore di formaggio pecorino nella tipologia al formaggio. La pizza di Pasqua della Tuscia tipo dolce viene preparata con farina tipo 00, zucchero, uova; aromi di limone ed arancia, lievito di birra; liquori alchermens, rhum, cannella e strutto di suino: La Pizza al formaggio, invece, prevede l’impiego di farina tipo 00, uova, strutto, lievito di birra, sale e Pecorino Romano DOP.
Aree di rinvenimento del Prodotto: Intera provincia di Viterbo
Cenni storici e curiosità
Si potrebbe ricollegare a quei “pani rituali”, frutto dell’ingegno delle massaie che, alla ricetta tradizionale del pane, hanno aggiunto, in occasione di feste speciali, ingredienti dolcificanti. La sua diffusione si può far risalire alla prima metà del ‘900, quando la farina e lo zucchero, ingredienti base della preparazione, non sono più considerati “beni di lusso”. La preparazione è legata alle feste pasquali, uno dei pochi momenti in cui si mangia abbondantemente e, soprattutto, si gustano piatti elaborati e costosi. Il sabato prima di Pasqua, dopo lo scioglimento delle campane, queste pizze erano benedette dal sacerdote, insieme con le uova sode colorate. Il tutto veniva poi consumato con la famiglia nella colazione del giorno di Pasqua. Oggi la benedizione non è più prevista dal nuovo rituale liturgico. Il processo produttivo richiede un ciclo di lavorazione di 24 ore con 3 momenti di lievitazione.
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