Una croccante e senza cornicione, l’altra soffice come una nuvola e con un cornicione alto e vuoto. Pizza romana e napoletana sono di sicuro due cose molto distinte tra loro, ma una cosa è certa: sono due titani della tradizione italiana. Dunque, cosa scegli? A prescindere dalla preferenza personale, queste due meraviglie della cucina sono diverse tra loro. Scopriamo insieme in che aspetti si allontanano l’una dall’altra.
1 Pizza romana o pizza napoletana? Partiamo dalla prima!
Spettacolare pizza romana fragrante con zucchine, peperoni, pomodorini e rucola
Qualunque tipologia di pizza tu preferisca tra romana e napoletana, la prima cosa da sapere sulla pizza romana è che essa è per propria natura molto sottile e croccante. Per questo, serve un’idratazione abbastanza bassa. Per prepararla, seguiamo i successivi passaggi:
1.1 Ingredienti per 9 pizze
- 1 kg di farina con una forza media (indicatore di forza W tra i 250-320)
- 550 g di acqua
- 3 g di lievito di birra fresco
- 20 g di sale
- 40 g di olio extravergine di oliva
1.2 Procedimento per preparare la pizza romana
- Prendiamo il lievito di birra e sciogliamolo nell’acqua.
- Uniamo la farina.
- Aggiungiamo il sale ed infine l’olio, facendo attenzione a fare assorbire bene il tutto.
- Una volta ottenuto un panetto perfettamente liscio, sarà necessario mettere un po’ di olio sull’impasto della pizza romana, poiché esso è poco idratato, a differenza della compagna napoletana, e non vogliamo che si secchi.
- Facciamo riposare per un’ora.
- Una volta passata l’ora, dividiamo l’impasto in panetti da 180 g ciascuno, e poniamoli in una teglia, oppure in delle scodelle separate, ungendo nuovamente le sfere di impasto.
- Mettiamo ora i panetti in frigorifero e facciamoli lievitare per almeno 20 ore.
- Il giorno dopo, stendiamo le pizze con farina di semola, partendo dal bordo (grande differenza rispetto alla compagna napoletana, il cui cornicione non va mai toccato), stendendola successivamente al centro. Sbizzarriamoci con i condimenti e inforniamo a 150°C per 5-8 minuti. Per quanto riguarda la cottura, un forno per pizza è l’ideale, come il forno Ooni. In tal caso, un minuto basterà per ottenere una pizza perfetta. Se utilizziamo il forno di casa, invece, sarà utile una pietra refrattaria, preriscaldata al massimo per 40 minuti minimo.
2 La pizza patrimonio dell’UNESCO: vediamo la pizza napoletana
Meravigliosa pizza napoletana margherita, con foglie di basilico fresco
La pizza napoletana, invece, si contraddistingue per il suo cornicione alveolato e soffice, con un impasto molto morbido. Infatti, l’idratazione è più alta. Per questo, coloro che impastano a mano potrebbero riscontrare un po’ più di difficoltà. Gli impasti con un’idratazione più bassa sono generalmente più facili da gestire per i principianti. Ma non vi preoccupate: prima di vedere la ricetta, è importante sapere che se volete fare un impasto più idratato, ciò che cambierà saranno le pieghe. Dovremo impastare facendo le cosiddette pieghe slap and fold. Solleviamo l’impasto facendo cadere il lembo inferiore e ripiegando l’impasto su se stesso. Ripetiamo finché non otterremo una consistenza liscia.
2.1 Ingredienti 6 pizze da 270 g l’una
- 1 kg di farina con una forza media (indicatore di forza W tra i 250-320; 11,5-13,5 g% di proteine)
- 700 g di acqua
- 2 g di lievito di birra fresco
- 25 g di sale
2.2 Procedimento per preparare la pizza napoletana
- Mescoliamo acqua, farina, sale e lievito, partendo dall’acqua e facendo in modo che il contatto tra sale e lievito non avvenga per un tempo superiore ai 5 minuti, altrimenti il sale danneggerebbe le cellule del lievito.
- Una volta che l’impasto sarà liscio al tatto, mettiamo l’impasto su un tavolo da lavoro coperto con un panno umido. Il disciplinare della pizza verace napoletana non specifica un tempo di riposo, ma, generalmente, saranno necessari almeno 15 minuti.
- Passato il tempo di riposo, si passa allo staglio dei panetti, tradizionalmente fatto a mano. Realizziamo dei panetti dai 200 ai 280 g.
- Ora, lasciamo lievitare i panetti per un massimo di 24 ore, in cassette per alimenti.
- Una volta lievitati i panetti, abbondiamo con la semola sul piano di lavoro e stendiamo la pizza a partire dal centro, con movimenti dal basso verso l’alto, usando le dita di entrambe le mani. Allarghiamo ora il disco di pasta con entrambe le mani. Il cornicione dovrà essere di 1-2 centimetri, mentre il centro della pizza dovrà corrispondere ad uno spessore di 0,25-0,30 cm dopo la cottura.
3 Conclusioni
La pizza è una tradizione, l’emozione della condivisione, il sapore della semplicità complessa in un solo morso. Che scegliate la pizza romana o napoletana, la cosa importante è gustarsi il sapore della felicità insieme alle persone più importanti.
E a proposito di tradizione, clicca qui e scopri come ultimamente la rottura degli schemi stia diventando la nuova norma!