Composizione:
a. Materia prima: farina integrale di frumento, acqua, lievito naturale, sale.
b. Coadiuvanti tecnologici:
c. Additivi:
Tecnologia di lavorazione: il lievito, rinfrescato la sera precedente la panificazione, viene impastato con acqua e farina integrale. L’impastamento manuale viene praticato fino a che la pasta non è omogenea. Si lascia lievitare per diverse ore, poi si riprende la pasta, lavorandola ancora e, se necessario, aggiungendo altra farina. Si formano dei pani di varia grandezza e forma che, dopo averli fatti “crescere” si cuociono nel forno caldo.
Area di produzione: Campidano.
Note: Poddine, che in altre zone della Sardegna come Nuoro indica un pane di fior di farina (il pollen dei Romani), nel Campidano invece si identifica sia con la crusca di frumento che con quella di orzo, e rispettivi pani. Il pane di fior di farina nel Campidano si chiama Seti. A Nuoro invece il pane integrale di frumento viene chiamato Gilinzone, termine che viene usato per la crusca di orzo in buona parte della stessa provincia. Non semplice, la terminologia del pane sardo… Cfr. Aa.Vv, Pani tradizionali, arte effimera in Sardegna, 1984.
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