V’è avanzato il pane? Fateci le polpette di uova.
…sì, è un consiglio confusionario, come le varie ricette delle polpette di pane che si trovano in giro. Buone, buonissime, economiche e antispreco, ma fatele come si fanno in Puglia.
La ricetta è tipicamente Pugliese: vengono chiamate spesso anche polpette di uova, seppure la parte distintiva è quel retrogusto delicatamente prepotente del formaggio che viene utilizzato.
O meglio, dei formaggi. Le polpette di pane pugliesi usano un paio di formaggi che di pugliese hanno solo il patrocinio (anche se “solo” è diminutivo, visto quanto spesso viene utilizzato): il Rodez ed il Gavoi.
… che la ricetta pugliese è la più prominente, e reinterpreta a modo suo quel sacro detto popolare che dice “del porceddu non si butta niente“: espressione della cucina povera pugliese, le polpette di pane si fanno con uova, latte, formaggio e pane raffermo.
Il vino sta al risotto come le polpette di pane stanno al formaggio: per farle pugliesi servono il Rodez e il Gavoi.
Il Rodez è un formaggio a pasta filata di vacca non proprio delicato che deriva dall’omonima città, un comune Francese di 26.378 anime, mentre il Gavoi è un formaggio Sardo duro, meglio conosciuto come il Fiore Sardo di Nuoro, presìdio Slow Food.
Le polpette, in origine, derivano dai Persiani. Erano un piatto di lusso la cui ricetta è stata modificata nel corso del tempo, seppure l’apprezzamento è rimasto pressoché inalterato.
O meglio: è aumentato esponenzialmente, tale che da piatto di lusso è stato convertito anche in piatto di recupero; dopotutto, è risaputo come l’essere umano tenda a creare delle scuse per giustificare i propri misfatti. E chi è che ogni tanto non pecca di gola? Sicuramente non i Greci, né i Romani, né gli Arabi, che hanno modificato la ricetta nel tempo.
È sin dal De Re Coquinaria di Apicio che le polpette sono in voga, e la versione pugliese non ha confini: basta variare gli ingredienti e il risultato finale cambia completamente. A seconda degli ingredienti escono le versioni regionali, come quelle romane col pecorino romano e la mortadella.
Ciancio alle bande, procediamo.
Polpette di pane pugliese in tutto il loro splendore.
La versione al sugo, per i più golosi.
Se volete farle al sugo, look no further, siamo qui per voi. Continuate pure da qui.
Un Vermentino di Puglia, per restare in tema.
Per le polpette di pane, sia nella versione normale che al sugo, puoi abbinare:
Se le polpette si sfaldano in cottura è perché ci sono poche uova.
Per non farle attaccare alla padella serve solo preriscaldarla in maniera adeguata, usare un grasso di vostra preferenza (olio, burro, ciò che avete) e girare le polpette solo dopo che si è formata la crosticina. Abbiate pazienza.
Il pane raffermo è il pane vecchio, ossia indurito e non fresco, con la crosta morbida e la mollica che si sfalda.
Aggiungere il mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio fa uscire delle polpette belle gonfie.
Sì. Conservale in frigo fino a un giorno.
Usate il miglior pane rustico o casereccio che trovate. Se disponibile, usate il pane di Matera.
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