Pomodorino del Piennolo, la delizia rosso fuoco direttamente dai pendii del Vesuvio

Adriano Bocci  | 09 Feb 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
Pomodorino del Piennolo

Hai mai assaporato il gusto unico del sud Italia, racchiuso in un pomodoro così speciale da essere considerato un tesoro culinario a livello nazionale? Vi presentiamo il Pomodorino del Piennolo, un vero emblema di tradizione e sapore.

Cresciuto sui fertili pendii del Vesuvio, questo piccolo frutto è testimone di una terra ricca e viva, dove la natura vulcanica dona al pomodoro un sapore dolce e intensamente aromatico. Il pomodorino del Piennolo non è solo un ingrediente: è cultura, storia e passione, un simbolo di autenticità che racconta pienamente l’essenza della Campania.

Cos’ha di speciale questo pomodoro?

La sua unicità risiede nell’ambiente di coltivazione unico al mondo, sulle fertili pendici del Vesuvio, dove il terreno ricco di minerali vulcanici e un microclima ideale permettono di ottenere un prodotto di eccezionale qualità. La raccolta di questi pomodori avviene seguendo metodi tradizionali, che rispettano i cicli naturali e contribuiscono a preservare l’autenticità e la storia del territorio. Nel 2009, i pomodorini del Piennolo del Vesuvio hanno ottenuto la Denominazione di Origine Protetta, a tutela della loro qualità e unicità.

Pomodorino del Piennolo

Il pomodorino del Piennolo è ricco di proprietà benefiche: contiene licopene, un potente antiossidante che contrasta i radicali liberi, contribuendo alla salute del cuore e alla prevenzione di alcune malattie. È anche una buona fonte di vitamine A e C, che supportano il sistema immunitario e la salute della pelle, e di sali minerali come potassio, essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo.

La loro conservazione, tramandata da generazioni, avviene attraverso il metodo “a piennolo”, dove i pomodori, legati in grappoli, vengono appesi ai balconi, permettendo una maturazione lenta che ne intensifica il gusto. In questo modo il pomodo matura, ma ne allunga anche la conservazione, rendendolo disponibile per gran parte dell’anno. Ciò deriva soprattutto dal fatto che la buccia del pomodorino è molto spessa.

Bontà leggendaria

Una leggenda narra che Napoli fu creata da Lucifero, che rubò un pezzo di Paradiso e lo pose sulla Terra. Tuttavia, il suo tocco malvagio rese i terreni aridi fino a quando le lacrime di Gesù, cadendo sul Vesuvio, resero la terra fertile, permettendo così la nascita del pomodorino del Piennolo, il cui sapore unico si dice sia divino.

Un’altra storia parla di una piantina che, non riuscendo a crescere con le risorse superficiali, spinse le sue radici fino alla lava del vulcano, nutrendosene e dando vita a questo frutto dal colore rosso intenso.


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Infine, si racconta che le mogli dei pescatori di Torre del Greco, abili nell’intrecciare le reti, abbiano iniziato a intrecciare anche i rami dei pomodorini, donandogli la caratteristica forma a grappolo.

Sei ricette veloci per usare al meglio i pomodorini del Piennolo

  1. Pizza margherita con pomodorini del Piennolo: Prepara l’impasto per pizza, poi guarniscilo con una base di salsa di pomodorini del Piennolo, mozzarella, foglie di basilico e un filo d’olio. Cuoci fino a doratura.
  2. Caponata di verdure con pomodorini del Piennolo: Salta melanzane, zucchine, cipolla e pomodorini del Piennolo in padella con olio, capperi e olive. Servi freddo o a temperatura ambiente.
  3. Risotto ai pomodorini del Piennolo e burrata: Prepara un risotto bianco classico, a fine cottura aggiungi pomodorini del Piennolo tagliati a metà e pezzetti di burrata fresca, manteca e servi.
  4. Crostini con crema di avocado e pomodorini del Piennolo: Spalma crema di avocado su fette di pane tostato, aggiungi pomodorini del Piennolo a fette e un pizzico di sale e pepe.
  5. Pesto di pomodorini del Piennolo: Frulla pomodorini del Piennolo con basilico, pinoli, aglio, Parmigiano Reggiano, olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale per ottenere un pesto fresco e estivo.
  6. Quiche ai pomodorini del Piennolo e spinaci: Prepara una base di pasta brisée, riempila con un composto di uova, crema, spinaci cotti e pomodorini del Piennolo. Cuoci in forno fino a che la quiche non è dorata e gonfia.
Adriano Bocci
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