È il sedano più resiliente d’Italia, un tempo coltivato solo da 50 famiglie. Oggi è Presidio Slow Food di uno dei Borghi più Belli d’Italia

Marianna Di Pilla  | 25 Ago 2024

Immerso nelle colline dell’Irpinia in provincia di Avellino, è uno dei Borghi più Belli d’Italia e uno di quei luoghi dove il tempo sembra essersi fermato. Esploriamo insieme le meraviglie di Gesualdo attraverso i suoi monumenti storici e le sue specialità gastronomiche.

Gesualdo, un borgo in musica


Cosa vedere a Gesualdo

Il borgo è noto soprattutto per aver ospitato il celebre compositore Carlo Gesualdo, principe di Venosa, famoso per le sue innovative composizioni musicali nel periodo rinascimentale.

Il Castello di Gesualdo è il monumento più emblematico del borgo. Costruito nel XII secolo e successivamente ampliato e ristrutturato dalla famiglia Gesualdo, il castello domina il paesaggio circostante con la sua imponenza. Il castello è noto per essere stato la residenza di Carlo Gesualdo, che vi trascorse gli ultimi anni della sua vita. Oggi, il castello è visitabile e offre una panoramica sulla vita e le opere del compositore, oltre a splendidi panorami sulla valle dell’Irpinia.

La Chiesa di San Nicola di Bari, situata nel cuore del borgo, è un altro importante luogo di culto e di interesse storico. La chiesa, risalente al XV secolo, presenta un’architettura romanica con influenze barocche.

Il Convento dei Cappuccini, fondato nel XVII secolo, è un luogo di grande spiritualità e tranquillità. Il convento ospita una chiesa e un chiostro, con affreschi e opere d’arte religiosa. È un luogo perfetto per una visita meditativa, immersi nella storia e nella spiritualità del luogo.

Gesualdo è circondato dai Monti Picentini, una catena montuosa che offre numerose opportunità per escursioni, trekking e passeggiate nella natura. È un luogo ideale per chi ama la natura e desidera esplorare l’ambiente incontaminato dell’Irpinia.

Prodotti tipici di Gesualdo

Prodotti tipici di Gesualdo
Prodotti tipici di Gesualdo

La cucina di Gesualdo è un trionfo di sapori autentici e ingredienti locali, riflesso della tradizione contadina e della ricchezza del territorio. Che tra i prodotti d’eccellenza ne regala alcuni davvero d’eccezione, come il pomodorino seccagno.

Il pomodorino seccagno di Gesualdo nasce da una pianta determinata di medio sviluppo e compatta, le bacche sono tonde squadrate, di colore rosso intenso di consistenza media e di buon sapore.

Le metodiche di lavorazione sono quelle del pomodorino classico a raccolta tardiva, coltivato in asciutto, da cui deriva il nome seccagno in quanto resistente agli stress idrici, destinato essenzialmente alla produzione di sugo artigianale per autoconsumo.

La varietà viene utilizzata negli orti familiari dell’area di provenienza da almeno due generazioni, con metodiche pressoché invariate anche grazie alla elevata tolleranza a fitopatogeni e parassiti che infestano normalmente il pomodoro.

Sedano di Gesualdo, presidio Slow Food dell’Irpinia

sedano tagliato

Nel comune di Gesualdo fino a 40 anni fa erano circa 50 le famiglie dedite alla coltivazione di ortaggi ed in particolare alla produzione di quello che sarebbe poi diventato il rinomato Sedano di Gesualdo. Il raccolto veniva venduto nei mercati rionali dei paesi limitrofi oltre che ovviamente consumato dalle famiglie locali. Settimanalmente venivano prodotte e vendute circa 30.000 piante di sedano di Gesualdo.

Oggi la produzione del sedano di Gesualdo si è notevolmente ridotta rispetto agli anni passati, ma rimane protetta e garantita dall’appartenenza al circuito dei Presidi Slow Food. Esso è tuttora a rischio estinzione, nonostante alcuni piccoli agricoltori ne hanno scongiurato la scomparsa totale, continuando la coltivazione tradizionale nei propri orti privati.

Caratteristiche del sedano di Gesualdo

Il gambo e il ciuffo del sedano di Gesualdo si presentano di colore verde intenso. La base del gambo è più chiara quasi tendente al bianco. L’intensità del colore, tuttavia, dipende dall’esposizione delle piante alla luce solare nelle fasi di sviluppo. Il gambo, o costa, è pieno e tondeggiante con un diametro che varia dai tre ai sei centimetri, quindi più piccolo rispetto al sedano tradizionale. Al contrario, l’altezza è maggiore rispetto alle altre varietà di sedano presenti sul territorio, arrivando fino ai 100 centimetri.

Grazie alle caratteristiche pedo-climatiche il sedano di Gesualdo acquisisce caratteristiche e proprietà irripetibili; uniche negli aspetti organolettici e nutrizionali.

Nel gambo e nelle foglie del sedano di Gesualdo sono presenti importanti quantità di potassio, fosforo, magnesio, calcio e vitamine. Molteplici, altresì, sono le proprietà benefiche, difatti il sedano di Gesualdo risulta essere particolarmente diuretico e depurativo.

Coltivazione del sedano di Gesualdo

La coltivazione del sedano di Gesualdo consiste in diverse fasi.

La semina si effettua nella prima metà di gennaio (10 gennaio) in semenzaio, su fondo di terriccio fertilizzato con letame maturo di tipo ovino. In base alle condizioni climatiche e alla temperatura i semi, generalmente, germogliano dopo circa tre settimane.

Successivamente si procede al trapianto in pieno campo che avviene a fine aprile. Le piantine normalmente vengono messe a dimora a distanza di circa 10 cm l’una dall’altra ed in file distanti 20 cm. La distanza tra le piantine ne determina le dimensioni e la pezzatura; il terreno per il trapianto viene preparato ed arricchito di sostanze nutritive grazie all’utilizzo di letame maturo il quale, oltre a fertilizzare, rende il terreno friabile e spugnoso.

Sedano di Gesualdo, una pianta resiliente

La raccolta si effettua a fine giugno, inizio luglio. In seguito, circa ogni 7-8 giorni si procede al rincalzo sia per eliminare eventuali infestanti (gramigna, ecc.) sia per smuovere il terreno in modo da consentire all’acqua di scendere in profondità.

Questa operazione sembrerebbe influenzare l’imbiancamento della costa. Una volta espiantata la pianta di sedano, questa veniva immediatamente rimpiazzata da una piantina nuova in modo da assicurarsi una produzione continuativa di almeno due mesi data la limitata quantità di terreno disponibile alla coltivazione.

Il sedano di Gesualdo è una pianta rustica e vigorosa che difficilmente viene attaccata da funghi e parassiti, per tanto non ha bisogno di particolari trattamenti chimici.

Il seme del sedano di Gesualdo viene tramandato da decine di generazioni ed il sistema per la produzione del seme segue delle regole tramandate di padre in figlio da tempi remoti. Al momento della raccolta le piantine migliori vengono lasciate nel terreno e si fanno crescere fino al momento in cui avviene la fioritura che produce il seme nuovo che poi viene accuratamente raccolto, selezionato e conservato per la produzione successiva.

Questo è un processo lungo che richiede quasi un anno, difatti il seme del sedano si raccoglie nel mese di luglio, dell’anno precedente la piantagione.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla


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