Pomodoro costoluto di Cambiano

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Il Pomodoro Costoluto di Cambiano è riconducibile botanicamente alla specie Lycopersicum esculentum L. Gli areali collinari di Cambiano caratterizzati da suoli fertili, mediamente argillosi ben si prestano a questa coltivazione. 

 

Territorio interessato alla produzione: La zona di produzione è il territorio del comune di Cambiano.

 

Cenni storici e curiosità
Attorno agli anni Venti, in Cambiano, esisteva uno stabilimento conserviero per la trasformazione del pomodoro, rimasto attivo fin verso il 1940, a testimonianza della particolare vocazione del territorio verso tale coltura.
Le metodiche di produzione erano diverse dalle attuali. Infatti, il pomodoro veniva lasciato maturare sulla pianta, difficilmente veniva irrigato (a causa della mancanza di pozzi nei campi) e veniva concimato con prodotti organici e chimici dell’epoca (perlopiù verderame).
Il raccolto veniva effettuato tre o quattro volte, tra i mesi di maggio e ottobre. Il pomodoro veniva sistemato in cestoni da circa 25 kg e portato direttamente nello stabilimento che lo trasformava in conserva. Alla chiusura, tale stabilimento, che ritirava tutto il prodotto della zona, il pomodoro fu dirottato verso i Mercati Generali di Torino, con un flusso che dura tuttora.
Nella prima settimana di settembre si svolge la tradizionale Sagra del Pomodoro Costoluto di Cambiano.

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