Tipicamente e indissolubilmente ligure, il preboggion è una zuppa di verdure ed erbe aromatiche spontanee tipica del genovesato orientale.
Ai tempi della Prima Crociata (1096-1099) il Difensore del Santo Sepolcro, Goffredo di Buglione, aveva al suo seguito un cuoco molto bravo.
Questi, per preparare piatti gustosi ma al contempo parchi – era pur sempre tempo di guerre di fede e moralità – si riforniva di erbe aromatiche nelle terre intorno a Genova. Con queste preparava non solo il preboggion, ma anche tante altre delizie, anche dei digestivi da consumare dopo pranzi e cene per favorire una corretta digestione.
Le erbe più comunemente raccolte sono le seguenti: talaegua (Reichardia picroides), scixerbua (Sonchus oleraceus), bell’ommo (Urospermum dalechampli), dente de càn (Taraxacum officinalis); borraxe (Borrago officinalis); ortiga (Dioica), pimpinella (Sanguisorba minor); denti de cuniggio (Hyoseris radiata); papàvau ( Papaver roeas); gê (bietole).
Dall’insieme di queste erbe nasce la miscellanea che nella zona dell’entroterra genovese viene denominato preboggiòn. L’erba maggiormente apprezzata è la talaegua: più è presente e meglio risulta il preboggiòn.
caratteristiche: Il “preboggion” è un insieme di erbe spontanee la cui raccolta da sempre viene eseguita un po’ in tutta la Liguria, e non solo, acquisendo però da zona a zona denominazioni diverse. Nel Ponente si definiscono erbette, in altre regioni, soprattutto del Centro Italia sono note con il nome di crescione. Le erbe che compongono questa miscellanea variano da valle a valle e in funzione della stagione.
Questa miscellanea di erbe viene semplicemente bollita e condita con olio e limone per accompagnare deliziose focaccette a base di mais, oppure viene utilizzata per il ripieno dei più famosi pansòti.
La ricetta del riso con il prebboggion è piuttosto semplice da preparare. Occorrono 4 mazzi di prebboggion, 1 kg di riso, pesto senza pinoli, olio, sale, pepe.
Per preparare il piatto è sufficiente lavare e tritare le erbette e metterle a bollire per 30 minuti in abbondante acqua salata. A questo punto si può aggiungere il riso e cuocere per altri 10 minuti. Si serve caldo, per assaporarlo al meglio.
Fonte: La vetrina di Agriligurianet.it – Regione Liguria 2005
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