per 6 persone
Per la pasta:
Farina 150 g
Zucchero 100 g
Uova 1
Tuorlo d’uovo 1
Burro 50 g
Sale
Per il ripieno:
Noci (gherigli) 50 g
Mandorle 50 g
Uvetta 50 g
Biscotti secchi o pan grattato 50 g
Cedri canditi 50 g
Pinoli 25 g
Rhum 30 ml
Sale
Semi di papavero (un pugnetto)
Cannella (una presa)
Noce moscata (una presa)
Chiodi di garofano (4)
(Spezie variabili da produttore a produttore per composizione e quantità)
Pangrattato (50 g per spolverizzare la piastra)
Tuorlo d’uovo (1 per lucidare l’impasto)
Burro (50 g per imburrare la piastra)
Per la pasta:
Setacciare la farina. Formare un monticello con incavo centrale. Aggiungere il burro tagliato a pezzetti o fuso, lo zucchero, l’uovo, un tuorlo, una presa di sale. Impastare aggiungendo, se necessario, un poco di acqua tiepida. Lavorare fino a impasto liscio e morbido
Formare una palla, coprire con telo e lasciare a riposo per almeno 60 minuti
Per la farcia:
Porre l’uvetta a bagno nel rhum per almeno 30 minuti.
Unire in una teglia e mescolare l’uvetta, le mandorle spellate e tritate con le noci, i pinoli, i canditi tagliati a dadini, le spezie, un pizzico di sale.
Mescolare gli ingredienti e lasciare a riposo per 60 minuti.
Stendere con il matterello la pasta a rettangolo lungo e spesso.
Distribuire la farcia lungo il centro della pasta e richiudere su sé stesso il quadrato di pasta
Saldare la pasta per tutta la lunghezza e alle due estremità formando una grossa salsiccia. Avvicinare le due estremità e chiudere formando una corona.
Ungere una piastra da forno con il burro e spolverizzare con il pangrattato.
Trasferire l’impasto sulla piastra. Spennellare la superficie con il tuorlo d’uovo. Introdurre in forno caldo a 200 °C
Cuocere per 45 minuti
Togliere dal forno e lasciar raffreddare prima di servire.
Dolce originario dell’ Impero Austro-Ungarico, si narra che fosse stato presentato per la prima volta a Trieste nel 1832 in occasione della visita della principessa Sissi. Strade e porto furono addobbati a festa e vennero organizzati concorsi per oggetti d’arte, artigianato e gastronomia.
Sembra che, proprio in quell’occasione, in una pasticceria del centro apparve per la prima volta un dolce a forma di anello, ripieno di uvetta, pinoli e canditi. Portava sovrapposta la scritta “Se giri il mondo ritorna qui”. Gli fu conferito il titolo di “Preis Prinzessin” (Premio Principessa), e i triestini sbrigativamente lo chiamarono Presnitz, adottandolo per festeggiare tradizioni e liete ricorrenze.
Pellegrino Artusi lo definì “dolce di tedescheria”.
Gli ingredienti variano molto di famiglia in famiglia.
L'autunno è la stagione che ci regala i colori caldi delle foglie, il profumo del ...
Gli spaghetti sono uno dei tipi di pasta più apprezzati. Che si scelga di condirli ...
L'arrosto di maiale con patate offre un sapore irresistibilmente, succulento e ...
Viterbo è famosa per le sue splendide terme, anche Dante le descrive nella Divina ...
©
2023 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur