Aglio di Resia

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

L’Aglio di Resia si presenta generalmente di piccole dimensioni con peculiari caratteristiche organolettiche che si manifestano in odore e sapore accentuato.

 

Territorio interessato alla produzione: Comune di Resia – frazioni di San Giorgio, Oseacco, Stolvizza, Pustigost, Scia, Ruscis.

 

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
L’interramento dei bulbi avviene a circa 3 cm di profondità a seguito di una lavorazione poco profonda, ma accurata, esclusivamente eseguita a mano. I bulbilli vengono disposti con l’apice rivolto verso l’alto con distanze di 25-30 cm tra le file, e lo stesso dicasi sulla fila. Il piantamento dei bulbilli viene fatto in novembre a ridosso dei primi geli invernali, o a marzo in concomitanza del disgelo.

La concimazione viene effettuata con modiche quantità di letame di vacca.

 

Cenni storici e curiosità
Non si hanno notizie precise dell’inizio della coltivazione dell’Aglio di Resia ma le testimonianze raccolte da persone del luogo permettono di risalire alla notte dei tempi, come il dialetto.

La signora Maria Barbarino (Mariza Cjaliairiaua nata a Resia il 4.10.1931 ed ivi residente), la signora Emma Di Lenardo (nata a Resia il 29.3.1924) e Nicola Di Lenardo (nato a Udine il 19.4.1967 e residente a Resia) testimoniano la coltivazione dell’aglio nel comune fin dai tempi dei loro nonni e bisnonni.
Giovanni Clemente, scrittore resiano, nel suo “Torna al suo paesello – Memorie di vita resiana” racconta che “l’aglio era il rimedio contro i frequentissimi ascaridi, i vermi intestinali volgarmente detti (glìsti) e che veniva somministrato ai sofferenti, generalmente bambini e ragazzetti d’ambo i sessi, commisto con cibi adatti o sotto forma di perle infilate a mò di corona applicata al collo durante il sonno”.
L’Aglio di Resia è sempre stato ricercato sia in zona, sia all’estero.
Fra i prodotti della terra che gli abitanti del comune portavano ai mercati vicini o vendevano direttamente a Resiutta, vi era certamente l’aglio. Tutt’oggi in un negozio di questo paese viene esposta una cesta specifica per questo prodotto.
Si hanno inoltre testimonianze della vendita, in passato ed ancora oggi, di Aglio di Resia presso il mercato ortofrutticolo di Lubiana. Pare improbabile che tale prodotto arrivi direttamente dalla valle ma il fatto costituisce una significativa prova di quanto fosse rinomato il bulbo della liliacea resiana.

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