Bizulà

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Impastare la farina con il lievito sciolto in un po’ di acqua tiepida, con l’olio e il sale, fino ad ottenere un impasto morbido e liscio. Forgiare degli anelli del diametro di un braccio d’uomo e lasciare lievitare. A lievitazione ultimata, cuocere nel forno a vapore.

 

Territorio interessato alla produzione: Cattolica.

 

Cenni storici e curiosità
Il pescatore si imbarcava portando con sé solo del vino, dell’olio d’oliva e l’immancabile filo di bizzulà a tracolla, il cosiddetto biscotto dei marinai, un pane speciale che si manteneva più a lungo e che veniva consumato dopo essere stato posto a bagno in acqua o nel vino perché si ammorbidisse. Il necessario al suo sostentamento durante l’intera campagna di pesca che poteva durare anche alcune settimane lo avrebbe dato il mare. I bizulà venivano e vengono tuttora utilizzati dai marinai, durante la permanenza in mare. Infilati in una cima e appesi nella stiva, venivano utilizzati come pane nei lunghi periodi di pesca. (Giulio Grimaldi, 1908).

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